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mercoledì 24 febbraio 2010

Fastweb e Telecom, via agli interrogatori L'arresto di Di Girolamo al vaglio del Senato

ROMA - Primi interrogatori di garanzia nel carcere romano di Regina Coeli per gli imputati arrestati nell'inchiesta sul maxi-riciclaggio per circa due miliardi di euro che ruota intorno a operazioni eseguite da Fastweb e Telecom Italia Sparkle: 52 le ordinanze di custodia cautelare in carcere e quattro ai domiciliari. Tra gli indagati il fondatore di Fastweb, Silvio Scaglia, che si trova all'estero, e Nicola Di Girolamo (Pdl) del quale si sospetta che l'elezione sia avvenuta grazie all'intervento della criminalità organizzata. Il senatore nega di aver mai avuto rapporti con la malavita organizzata ma l'Espresso ha trovato le immagini in cui si intrattiene amichevolmente con un boss della 'ndrangheta, Franco Pugliese.

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