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mercoledì 19 maggio 2010

Intercettazioni, il Senato accelera Sì a condanne per editori e giornalisti

Possibile nuova maratona notturna sul ddl. L'Udc annuncia il no. Pd: "Dalla maggioranza muro di gomma. Legge sbagliata". Il procuratore antimafia Grasso sulla Santanchè: "Sicurezza prevalga su privacy"

ROMA - Sì all'inasprimento delle condanne per i giornalisti, editori punibili con il pagamento di una somma che potrà arrivare ai 464.000 euro. Confronto serrato in Commissione Giustizia del Senato, teatro dello scontro sul ddl intercettazioni tra maggioranza e opposizione. Dopo la maratona notturna, conclusa alle 3,40, si preannuncia un nuovo tour de force. Proprio in nottata la commissione di Palazzo Madama ha dato disco verde ad alcuni punti chiave del disegno di legge. Tra questi, la cosidetta norma "D'Addario": non si potranno più registrare conversazioni senza che ci sia il consenso di tutte le parti interessate. Stop anche alle riprese visive: chiunque verrà condannato per riprese e registrazioni fraudolente, rischia fino a quattro anni di reclusione.

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