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giovedì 17 giugno 2010

Berlusconi: "Siamo tutti spiati" poi apre alle modifiche del ddl

Il premier all'assemblea di Confcommercio torna ad attaccare giudici e giornalisti e ribadisce: "La Consulta lo boccerà. Bisogna riformare Costituzione". Poi, dopo il vertice, sceglie il confronto.

ROMA - Silvio Berlusconi apre all'ipotesi di slittamento dei tempi parlamentari del ddl intercettazioni. E non solo. Secondo quanto si dice in ambienti della maggioranza non si escludono modifiche su alcuni punti controversi del ddl. Una disponibilità emersa dal vertice del Pdl tenutosi nel primo pomeriggio a Palazzo Grazioli nel corso del quale il Cavaliere avrebbe posto le basi per un cambiamento di strategia su questo tema. Sulla frenata del Cavaliere hanno sicuramente influito le parole di Umberto Bossi che, poco prima, non aveva escluso la possibilità di modifiche tramite emendamenti. 1 Evitando un braccio di ferro dalle ricadute imprevedibili e dando il via libera ad un confronto con l'opposizione e con i finiani.

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