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lunedì 29 novembre 2010

Ecco la tempesta Wikileaks

Alleati arabi degli Usa volevano attaccare l'Iran Casa bianca condanna diffusione materiale

ROMA - Non risparmiano nessuno i file del Dipartimento di Stato Usa targati Wikileaks: alleati e nemici di Washington sono finiti tutti sulla graticola, dopo la pubblicazione della documentazione selezionata da New York Times, El Pais, Guardian, Le Monde e Der Spiegel.

Il presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi e' ''incapace, vanitoso e inefficace come leader europeo moderno'', scrive l'incaricata d'affari americana a Roma Elizabeth Dibble. ''E' fisicamente e politicamente debole, e le frequenti lunghe nottate e l'inclinazione ai party significano che non si riposa a sufficienza''.

Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha chiesto all'inizio di quest'anno informazioni su eventuali ''investimenti personali'' del premier e di Vladimir Putin - di cui Berlusconi sembra essere ''il portavoce europeo'' - che ''possano condizionare le politiche estere o economiche dei rispettivi paesi''. Gli Usa erano poi preoccupati per l'intesa tra Eni e Gazprom su Southstream, il mega-gasdotto che colleghera' Russia e Ue. Non meno scottanti per gli Usa i file che testimoniano come Washington abbia ordinato di spiare i vertici delle Nazioni Unite, a cominciare dal segretario generale Ban Ki-moon.

 

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