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sabato 27 novembre 2010

Milano, al museo della Merini le scritte sulle pareti di casa

"Ci sono giorni / che non si staccano / dalle pareti", aveva scritto in uno dei suoi aforismi Alda Merini, ed era in quei giorni che i muri della sua casa sui Navigli si riempivano sempre più di parole e numeri, disegni di sogni notturni e pensieri improvvisi. Poi dopo la sua morte, le pareti del bilocale in Ripa di Porta Ticinese erano rimaste al buio e al freddo. Con la proprietà che premeva per tornare in possesso della casa da imbiancare e riqualificare. Ora quei muri - che sono l'ultima opera poetica di Alda Merini - verranno salvati dalla ristrutturazione del bilocale, così come da tempo chiedono gli amici della grande poetessa. L'assessore alla Cultura, Massimiliano Finazzer Flory, e tecnici del Comune hanno chiesto di entrare e verificare la possibilità di staccare parte dell'intonaco per ricostruirlo nella ex fornace di via Gola. È qui che dovrebbe sorgere la casa-museo dedicata ad Alda Merini (Sandro De Riccardis)

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