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mercoledì 24 novembre 2010

Occupate scuole e università A Torino bloccata la stazione

La protesta coinvolge oltre la metà degli atenei e sta esplodendo nei licei: in duecento istituti lezioni ferme. In alcune facoltà gruppi di ricercatori sui tetti. Intanto si va verso l'accordo con il Fli sul ddl Gelmini di CORRADO ZUNINO

Occupate scuole e università A Torino bloccata la stazione  

ROMA Il ministro Mariastella Gelmini accelera sulla riforma universitaria, forzando tempi e regolamenti parlamentari. E nell'Italia attorno a Montecitorio, negli atenei ma anche nelle scuole medie superiori, cresce la protesta. Alla Camera al secondo giorno di discussione sul decreto legge il ministro ottiene l'accordo - probabilmente decisivo - con Futuro e Libertà. In un incontro mattutino i tecnici del ministero hanno rassicurato i finiani: il governo farà propri i due emendamenti proposti da Fli e troverà i soldi per finanziarli. Primo: ripristino degli scatti d'anzianità. Secondo: trasformazione di una parte dei vecchi ricercatori in associati. Futuro e Libertà avrebbe poi ottenuto l'abrogazione dell'articolo che rende il ministero dell'Istruzione subalterno al ministero dell'Economia. "Il governo non mette la fiducia e ci ha assicurato che finanzierà il ripristino degli scatti al 50% - ha detto Fabio Granata - o ci asterremo o voteremo a favore della riforma Gelmini". In verità, sostiene il Pd, alla commissione Bilancio della Camera ci sono solo 18 milioni per gli scatti dei neoassunti. I soldi restano il problema di questo contestato decreto legge.


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