Pagine

mercoledì 22 dicembre 2010

"Se quei sei si comportano bene la prossima volta vanno a Roma"

Le manovre per le elezioni regionali della primavera di quest'anno. Le parole ai suoi del boss Pelle. Le microspie registrano gli incontri in una casa di Bovalino, nella Locride

dal nostro inviato ATTILIO BOLZONI


REGGIO CALABRIA - A casa Pelle vanno in scena le "primarie" del centrodestra di Reggio. Pelle Giuseppe da San Luca, boss della 'ndrangheta, sorvegliato speciale con obbligo di firma. A casa Pelle, si decide chi sale e chi scende dalla giostra della politica calabrese.

Davanti al suo "domicilio coatto" c'è sempre la fila. Ogni volta che si va a votare, quelli sono là con il cappello in mano. "Loro hanno bisogno di noi", ricorda un mafioso al suo capo. E loro, quei candidati, si presentano in massa. Il boss li riceve a corte. Le elezioni sono quelle del Consiglio regionale della primavera di questo 2010, si traffica su appalti e trasferimenti di detenuti al 41 bis, però quello che i candidati veramente vogliono è raggiungere "un accordo" a vita con chi comanda. Sfilano e s'inchinano molti di quelli che corrono nella lista "per Scopelliti Presidente", il governatore voluto da Berlusconi, "l'uomo giusto per la Calabria", l'ex sindaco "più amato dagli italiani" che con oltre il 70 per cento dei consensi nella provincia di Reggio ha seppellito il centro sinistra. Sono amministratori comunali, avvocati, imprenditori. E medici come Santi Zappalà, sindaco di Bagnara, il più fortunato, il prescelto dai Pelle di San Luca. 


Continua a leggere

Nessun commento:

Posta un commento