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venerdì 24 dicembre 2010

Università, via libera alla riforma Napolitano: "Ascolto ma decide il Governo"

A Palazzo Madama ok definitivo al ddl Gelmini. Durissimo scontro in aula tra maggioranza e Pd con insulti alla presidente Finocchiaro. Gasparri costretto a chiedere scusa. Il Terzo Polo vota diviso. Gli studenti: "Esito scontato, ma la protesta non si ferma".

ROMA - Il Senato ha approvato la riforma dell'Università. I voti favorevoli sono stati 161, i contrari 98 e 6 gli astenuti. Hanno votato a favore Pdl, Lega e Fli. Hanno votato contro Pd e Idv. Si sono astenuti (anche se al Senato vale come voto contrario) Udc, Api, Svp e Union Valdotaine. Alla prima prova in aula, il neonato Terzo Polo non è riuscito quindi a trovare una posizione comune, complice anche il fatto che i quattro schieramenti principali che lo compongono alla Camera avevano votato in maniera diversa. Il 30 novembre, l'Api di Rutelli si era astenuto mentre Fli e Mpa avevano votato a favore e l'Udc aveva votato contro. Intanto il capo dello Stato Giorgio Napolitano, dopo l'incontro con il movimento degli studenti, specifica: "Io ascolto a 360 gradi ma astenendomi dall'esprimere qualsiasi opinione di merito su scelte legislative che appartengono alle responsabilità del governo e del Parlamento".

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