Pagine

mercoledì 16 febbraio 2011

"Io e il Cavaliere: quella sera gli dissi che ero minorenne"

Ruby è stata ad Arcore quindici notti in settantasette giorni: la prima volta il 14 febbraio, l'ultima il 2 maggio 2010. Il presidente del consiglio le ha offerto un appartamento nella Dimora Olgettina. In quell'occasione ha rivelato la sua minore età. La preoccupazione del premier di cancellare ogni traccia del suo legame con la minorenne è stata la ragione dell'intervento in questura
di PIERO COLAPRICO E GIUSEPPE D'AVANZO

 


C'E' un segreto in quest'indagine. È stato ben conservato per sette mesi, custodito come una pepita d'oro. Il segreto è in tre frasi del doppio verbale d'interrogatorio di Ruby, 3 agosto 2010. Sono poche parole, pochi ricordi e risolvono con una determinante testimonianza diretta le tre questioni decisive dell'affaire: Silvio Berlusconi ha mai chiesto a Ruby di fare sesso? Due. Berlusconi sapeva che la ragazza, nella primavera del 2010, non ha ancora compiuto diciotto anni? Tre. Come nasce  -  e da chi  -  la bubbola della "nipote di Mubarak".

Ascoltiamo Ruby. Si deve tornare alla sera del 14 febbraio, giusto un anno fa. È la prima volta, dice Ruby, che incontra il capo del governo. "... Berlusconi mi prese da parte e mi condusse in una stanza dove restammo soli. Mi disse che la mia vita sarebbe cambiata e, anche se non ha mai parlato esplicitamente di rapporti sessuali, non è stato difficile per me capire che mi proponeva di fare sesso con lui". L'uomo ha 74 anni. È solo nella stanza con la ragazza. Ruby non dice di essere stata toccata. Ruby ricorda soltanto le promesse di quell'uomo immensamente ricco: "La mia vita sarebbe cambiata...". Perché non avrebbe dovuto crederci? Finalmente, pensa la ragazza.


Continua a leggere

 

Nessun commento:

Posta un commento