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sabato 26 marzo 2011

Libia, duello Italia e Francia scontri a Misurata e Ajdabiya

Secca risposta della Farnesina dopo l'annuncio di un'iniziativa politica e diplomatica comune a guida Londra-Parigi: "Anche noi abbiamo le nostre idee". Comando unico della missione alla Nato, domenica la ratifica. I ribelli: 8mila morti. Gheddafi si dice pronto ad attuare la road map dell'Unione Africana. Il Pentagono: capacità di comando del rais molto indebolita

ROMA - Prosegue il duello tra Italia e Francia sul fronte della diplomazia, mentre in Libia continuano gli scontri. Dopo giorni di dure trattative, Parigi ha ceduto sul comando unico Nato della missione in Libia, che dovrebbe essere ratificato domenica sera. Silvio Berlusconi esprime soddisfazione, ma da Bruxelles Nicolas Sarkozy rilancia, annunciando "un'iniziativa politica e diplomatica" comune con David Cameron che Francia e Gran Bretagna - auspicabilmente insieme alla Germania - presenteranno al vertice dei ministri degli Esteri della coalizione in programma martedì a Londra. Notizia accolta con sorpresa da Roma, dove la Farnesina fa notare che anche "l'Italia ha le sue idee e le sue proposte per accompagnare il processo, gestito dai libici, per la nascita di una nuova Libia unita e democratica" e che "ne parleremo con i nostri partner nelle sedi opportuno, già da martedì a Londra". Sul terreno, intanto, proseguono gli scontri a Misurata e Ajdabiya: secondo i ribelli ci sono più di 8.000 morti e il segretario generale dell'Onu a sua volta ha messo in guardia sul rischio di un esodo di 250.000 profughi.

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