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lunedì 25 luglio 2011

Movente e scena del crimine Ecco l'ordinanza punto per punto

Nella richiesta di custodia cautelare notificata a Parolisi nuovi dettagli sull'omicidio di Melania. "Ha convinto la moglie a seguirlo...". Su Facebook le pressioni sempre maggiori dell'amante che non ammetteva più rinvii per la separazione di GIUSEPPE CAPORALE

 

Ha convinto la moglie a seguirlo nel bosco, con la scusa di fare l’amore. E lì appena dopo pranzo, dietro la casetta in legno del bosco delle Casermette, con la bambina lasciata in auto, e quando Melania era di spalle, con gli slip e i collant abbassati – pronta per fare l’amore - l’ha uccisa. Ma prima però le avrebbe dato un ultimo bacio e quel dna sulle gengive della donna l'ha incastrato.

Sembra la scena di un film invece è la ricostruzione meticolosa di quanto potrebbe essere avvenuto - secondo gli inquirenti - il 18 aprile di quest’anno, tra Ascoli e Teramo, tre mesi fa, il giorno della morte di Melania Rea. Per la Procura di Ascoli Salvatore Parolisi, marito della vittima, è colpevole di omicidio volontario aggravato. Non solo, è accusato anche di vilipendio di cadavere, ovvero di essere tornato sul luogo del delitto il giorno dopo il crimine e di aver infierito sul corpo della moglie per depistare le indagini. Tutto questo è scritto nelle 80 pagine di richiesta di custodia cautelare firmate dal sostituto procuratore Umberto Monti.

LEGGI L'ORDINANZA INTEGRALE 1


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