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venerdì 12 agosto 2011

Cargo affonda peschereccio dispersi in mare padre e figlio


Arrestati ufficiale e timoniere del Jolly Grigio

di IRENE DE ARCANGELIS



LA VIOLENZA dell'impatto lo catapulta in mare. E questo gli salva la vita. Riemerge e il suo peschereccio non c'è più. Affondato in una manciata di secondi, portandosi via, a cinquecento metri di profondità, i suoi due compagni di equipaggio. Il comandante è salvo, non i suoi uomini, padre e figlio, che si trovavano sottocoperta. In poche ore di serrate indagini si delinea la dinamica del gravissimo incidente a due miglia e mezza a Sud di Punta San Pancrazio a Ischia.

Il cargo Jolly Grigio della società Messina di Genova  -  un bisonte del mare, lungo 143 metri e largo trentadue, stazza da ventitremila tonnellate e che viaggia alla velocità di dodici nodi  -  prende in pieno un peschereccio sulla murata di dritta. Letteralmente lo investe, come un Tir su una utilitaria. Perché sulla plancia di comando non c'è nessuno. 



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