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giovedì 22 settembre 2011

«Noi, ex benestanti: due stipendi non bastano più»

Conti in tasca a una coppia

Genova - La famiglia media (virtuale) fotografata da Adoc, l’associazione per l’orientamento e la difesa dei consumatori. Abbiamo provato a metterla a confronto con la famiglia reale per scoprire che, nella vita quotidiana, le difficoltà possono essere maggiori.
Eccola, la coppia con figlio che ieri era da cartolina: lui e lei che lavorano, un figlio da mantenere, un reddito tra i 2.200 e i 2.400 al mese (come dire quattro milioni e mezzo) un tempo più che dignitoso ma oggi a malapena sufficiente per arrivare a fine mese. «Fino alla scorsa primavera riuscivano a mettere da parte a fine mese circa duecento euro - diceva al Secolo XIX il presidente di Adoc Emanuele Guastavino - con i tagli della manovra che costeranno mediamente alle famiglie 150 euro, anche questa minima possibilità di risparmio sarà azzerata».
Adesso mettiamo in campo la famiglia reale: Roberta, 50 anni, dipendente pubblica, e Giampiero, 55,manager e poi impiegato. Poi cassintegrato e poi senza lavoro. Il figlio Luca, 21 anni, va già all’Università e si può permettere di pagare i libri di testo con i suoi (piccoli) guadagni da steward allo stadio. «Guadagno 1.400 euro, mio marito ultimamente ne guadagnava 2.500 ma adesso è disoccupato», racconta Roberta, e questa è la prima differenza tra il mondo reale e l’altro: il lavoro non è una certezza, soprattutto oggi.

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