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mercoledì 7 settembre 2011

Una manovra rivoluzionata

ROMA - La manovra finanziaria si presenta al voto in Senato con una vesta ancora nuova. L'ultima versione è uscita dal lungo vertice di maggioranza a Palazzo Grazioli: rientrano il contributo di solidarietà, l'Iva e l'equiparazione dell'età pensionabile per uomini e donne.

Il contributo di solidarietà. Torna il contributo di solidarietà del 3% sui redditi oltre i 300mila euro l'anno, lo ha annunciato il ministro della Difesa Ignazio La Russa. La soglia era stata fissata in precedenza a 500mila, ma avrebbe interessato solo 11mila contribuenti su 41,5 milioni complessivi (lo 0,02%). Adesso il provvedimento varato dall'esecutivo riguarderà 34mila persone. Aumenterà quindi l'introito per lo Stato prima stimato in 35 milioni nel 2012 e 87,7 milioni dal 2013. Il contributo interessa il reddito complessivo: fondiario (esclusi i redditi da prima casa), da lavoro dipendente, di impresa, autonomo, da capitale.

L'Iva. L'aumento dell'aliquota al 21% colpirà giocattoli, televisori, auto e moto, abbigliamento e calzature, taglio e piega dal parrucchiere, caffè, vino e cioccolato con molte voci che riguardano la spesa per la casa. Rientrano nel computo anche i detersivi, ma persino gli stabilimenti balneari e i pacchetti vacanza con conseguenze negative - secondo Confcommercio - per i consumi.  Questo incremento porta l'Italia in testa alla classifica dei vari regimi di aliquote ordinarie praticati dai maggiori Paesi europei: la Germania è al 19,6%, la Francia al 19,6%, la Spagna al 18% e la Gran Bretagna al 20%. Il governo spera in questo modo di incassare almeno 4 miliardi.

Le pensioni. L'equiparazione dell'età per la pensione di vecchiaia tra uomini e donne a 65 anni porterà a regime risparmi per quasi 4 miliardi di euro l'anno. L'anticipo della partenza del percorso dal 2016 al 2014 deciso oggi porterà l'andata a regime della misura dal 2028 al 2026 con un risparmio per quell'anno valutato in 3,9 miliardi e 334 mila donne in più al lavoro rispetto alla normativa attuale. La manovra prevedeva un incremento di un mese per accedere alla pensione nel 2016 per poi crescere negli anni successivi: con l'anticipo alla misura deciso oggi l'aumento dell'età necessaria per la pensione di vecchiaia partirà nel 2014 con la stessa velocità.

Restano in vigore i tagli agli enti pubblici, a cominciare dalle province (ma con legge costituzionale), il dimezzamento dei parlamentari e l'articolo 8 sui licenziamenti. Che prevede il raddoppio del contributo di solidarietà per i deputati che oltre all'indennità percepiscono anche un reddito da lavoro: "pagheranno il doppio dei loro colleghi che svolgono solo il 'mestiere' di deputato, e quindi il quadruplo di un dipendente pubblico soggetto al contributo".

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