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martedì 13 dicembre 2011

Gli italiani, Monti e la manovra dopo un mese resta la fiducia

Il sondaggio Ipr Marketing: a trenta giorni dall'incarico sale il consenso verso il premier (al 58%), scalfito ma non di molto dall'annuncio dei sacrifici. La cui responsabilità viene fatta ricadere innanzitutto sul governo Berlusconi. Alta anche la fiducia nella Fornero di ANGELO MELONE

 

 (ansa) Un mese di Monti. Gli italiani sono preoccupati, ma sembrano avere comunque fiducia nell'azione del premier. La manovra pesa, e non potrebbe essere diversamente. L'annuncio dei sacrifici richiesti, però, intacca non di molto il consenso che il presidente Monti raccoglieva nei giorni precedenti la manovra, portandolo al 58%, decisamente altissimo in un frangente simile e superiore a quello di cui il "professor Monti" poteva godere un mese fa, all'affidamento dell'incarico da parte di Napolitano.

Ma andiamo con ordine. Il livello di fiducia del premier si attesta, ad oggi, al 58% del campione sondato da Ipr Marketing per Repubblica.it. Un livello altissimo, dicevamo. E di poco inferiore al massimo toccato da Berlusconi nel momento del suo maggior consenso: quel 62% che lo stesso Monti ha già raggiunto - secondo le rilevazioni di Ipr - il primo dicembre scorso nei giorni precedenti la manovra. Ed è proprio la contenuta variazione dell'atteggiamento degli italiani che colpisce di più.


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