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martedì 24 gennaio 2012

Tir, la protesta dilaga in tutta Italia Viminale e Garante pronti a intervenire

Assemblee e presidi si estendono dalla Sicilia alle altre regioni e andranno avanti per 5 giorni. Chiusi due caselli sulla A1 nel Lazio, blocchi in Campania, Puglia, Piemonte e Lombardia. Fiat verso stop alla produzione in molte fabbriche. Il ministro Cancellieri preoccupato per le possibili degenerazioni delle iniziative di lotta, probabile provvedimento dell'Autorità sugli scioperi. Sindacati divisi

 

ROMA - Dilaga la protesta dei Tir contro gli aumenti del gasolio, dei pedaggi autostradali e dell'Irpef e lo Stato cerca finalmente di correre ai ripari. Dopo aver messo in ginocchio la Sicilia, i blocchi degli autotrasportatori si sono estesi nelle ultime ore a molte strade e autostrade, in particolare al Sud, rendendo critica sia la circolazione del traffico sia il rifornimento di beni di prima necessità come il carburante e i generi alimentari, rischiando di paralizzare anche l'industria, come sta accadendo alla Fiat che ha annunciato di dover interrompere, a partire da domani, la produzione negli stabilimenti di Cassino, Pomigliano, Mirafiori e Sevel Val di Sangro. Per Viabilità Italia, il Centro di coordinamento istituito presso il Viminale e riunito no stop per monitorare la situazione, l'iniziativa riguarda i soli mezzi pesanti ma "gli incolonnamenti provocano code e rallentamenti anche alle autovetture".


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