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venerdì 23 marzo 2012

Confcommercio, il Pil 2012 calerà dell'1,3%. L'aumento Iva fa perdere 39 miliardi

Nel 2012 è atteso un calo del Pil dell'1,3%. Lo stima Confcommercio mostrando che l'Italia ha fatto un salto indietro di 14 anni. "I consumi oggi sono ai livelli del 1998 e il Pil ai livelli del 1999" indica l'organizzazione. Perdiamo terreno rispetto all'Europa e l'incremento delle tasse (Iva) farà crollare i consumi

 

MILANO - Nel 2012 è atteso un calo del Pil dell'1,3%. Lo stima Confcommercio mostrando, nel suo studio presentato oggi a Cernobbio, che l'Italia ha fatto un salto indietro di 14 anni. "I consumi oggi sono ai livelli del 1998 e il Pil ai livelli del 1999" indica l'organizzazione. Il prodotto interno sarà piatto nel 2013 e tornerà a crescere dello 0,9% nel 2014. Nei 13 anni che vanno dal 2000 al 2012 secondo Confcommercio abbiamo perso in termini di Pil reale pro capite, il 9% rispetto alla Germania, l'11% rispetto alla Francia, il 22% e il 18% rispettivamente nei confronti della Spagna e del Regno Unito.
L'accordo fiscale, firmato in Europa che vincola al pareggio di bilancio e a un percorso di riduzione del rapporto tra debito e prodotto interno lordo, "è perfettamente compatibile con un progressivo impoverimento degli italiani". Se dopo il triennio 2011-2013 non ci saranno cambiamenti, si rischia "che i sacrifici siano per sempre".


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