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venerdì 2 marzo 2012

Ruby, il processo resta a Milano Fede voleva spostarlo a Messina

I giudici del capoluogo lombardo hanno detto no alla richiesta arrivata dalla difesa del direttore del Tg4, che aveva avuto a Taormina il primo contatto con la ragazza

 


Il processo Ruby bis - in cui sono imputati Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti - deve restare a Milano. Lo hanno stabilito i giudici del tribunale del capoluogo lombardo respingendo una nuova richiesta proveniente dalla difesa di Emilio Fede di spostare il procedimento a Messina. La corte ha stabilito che la richiesta è stata tardiva: il dibattimento era già aperto. Il processo è stato poi rinviato al 30 marzo prossimo. In quella data la parola passerà alle difese sulle produzioni documentali. La decisione sui temi di prova arriverà il 13 aprile.

L'avvocato Gaetano Pecorella aveva depositato una relazione di polizia e un verbale di Ruby, chiedendo ai giudici di dichiararsi incompetenti perché "è una decisione che va presa adesso, non si può rischiare di vedere dichiarata l'incompetenza alla fine dell'iter processuale". La competenza di Messina, secondo Pecorella, sarebbe motivata dalla circostanza che è vicino a Taormina che si tenne il concorso di bellezza durante il quale Fede avrebbe avuto il primo contatto la giovane marocchina. I tre imputati rispondono di favoreggiamento e induzione alla prostituzione minorile.

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