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mercoledì 4 aprile 2012

Bufera sulla Lega, il tesoriere va via "Denaro pubblico alla famiglia Bossi"

Le accuse dei magistrati: truffa ai danni dello Stato e finanziamento illecito ai partiti. "Elementi
di opacità nella tesoreria del Carroccio fin dal 2004". Al lavoro le Procure di Milano, Napoli
e Reggio Calabria. Contatti con la 'ndrangheta. Maroni: "Adesso facciamo pulizia nel partito"

di EMILIO RANDACIO

Soldi pubblici gestiti "nella più completa opacità" da almeno otto anni, tanto da far sorgere il sospetto che siano andati a coprire le spese personali, cene, alberghi e viaggi dei figli di Umberto Bossi - tra cui Renzo, 'il Trota', sovvenzionato anche per la campagna elettorale - e della senatrice Rosy Mauro, ma anche la ristrutturazione della villa di Gemonio del leader del Carroccio. Fondi che sarebbero stati "sottratti" alla casse della Lega pure per 'prendere il volo' verso la Tanzania e Cipro con investimenti su cui ora la magistratura vuole vederci chiaro. Così come vuole analizzare a fondo quei rendiconti elettorali, pare truccati, che hanno tratto in inganno i presidenti di Camera e Senato, cioè coloro che li hanno certificati dando il via libera a finanziamenti, come l'ultimo da circa "18 milioni di euro", irregolari.

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La villa di Umberto Bossi a Gemonio

 

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