Pagine

domenica 10 giugno 2012

A Tortona il primo distributore di "biobenzina" in Italia

Il carburante nato dagli scarti della produzione di agricola
o da vegetali non alimentari

Roberto Giovannini
Tortona
Per adesso ce n'è soltanto uno, ma ci sono concrete speranze che quello inaugurato ieri a Tortona sia il primo di una lunga serie di distributori di “biobenzina”. La biobenzina, nonostante il nome un po’ inquietante, altro non è se non una miscela di normale carburante derivato dalla raffinazione del petrolio e bioetanolo, ovvero alcool etilico prodotto lavorando materie vegetali. La grande novità della tecnologia adottata dalla società chimica italiana Mossi & Ghisolfi che ha realizzato questo speciale distributore (con sede a Rivalta Scrivia, in provincia di Alessandria, e fortemente radicata in Piemonte) è che questa biobenzina non nasce da prodotti agricoli adatti all’alimentazione umana o animale, come i tradizionali biocarburanti derivati da canna da zucchero, mais, palma, grano o soia. Ma dagli scarti della produzione di agricola o da vegetali non alimentari come la comune canna dei fossi, la paglia di riso, lo stocco del mais, le ramaglie dei boschi. In altre parole, si tratta di un carburante veramente alternativo a quello di origine “fossile”, senza nessun impatto sulla catena agronomica alimentare (secondo molti l’aumento della produzione di biocarburanti ha contribuito ad aumentare i prezzi dei cereali e la fame nel mondo), e in grado in pratica di azzerare le emissioni di CO2 derivanti dal trasporto su gomma, visto che la CO2 rilasciata dai motori altro non è che CO2 già “sequestrata” dalle piante.

Continua qui

Nessun commento:

Posta un commento