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martedì 31 luglio 2012

Crollo mercato auto, -32% rispetto a luglio 2011

Allarme di Federauto: “Non è solo un -32%, perché viene paragonato con un 2011 che per il nostro settore è stato orribile. A rischio 3.200 concessionari che danno occupazione a 178.000 addetti”

 

Mercato delle auto in panne. Lo scontato gioco di parole nasce dal dato comunicato da Federauto (Federazione italiana concessionari auto)che ha rilevato come il mercato italiano delle automobili a luglio segni un parziale di -32% circa rispetto allo stesso mese del 2011.
“Non è solo un -32%, perché viene paragonato con un 2011 che per il nostro settore è stato orribile. Quindi stiamo perdendo un 32% su un dato che già non consentiva la sopravvivenza della filiera”. Dichiara Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, l'associazione dei concessionari di autoveicoli di tutti i brand commercializzati in Italia, che aggiunge ironico: "Non so spiegarmi questo dato così negativo perché il Governo Monti si è impegnato molto per sostenere la filiera dell'automotive italiana. Ha rincarato le accise - ora tra le più alte del mondo -, ha introdotto il superbollo per le auto prestazionali, spettacolarizzato la lotta all'evasione fiscale, ha aumentato l'Iva, i pedaggi autostradali, l'RC, l'Imposta Provinciale di Trascrizione, il bollo. E nonostante tutti questi 'supportì il mercato italiano flette costantemente di numeri a doppia cifra”.

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