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giovedì 22 novembre 2012

Dal Pdl ultima legge ad personam per bloccare la sentenza Mondadori

Con un emendamento al decreto Sviluppo i senatori del Popolo delle libertà provano ad inserire nell'ordinamento il quarto grado di giudizio con effetto retroattivo. Il governo si schiera contro, il Pd insorge


di ALBERTO D'ARGENIO

ROMA - Il Pdl cerca di forzare i codici di procedura, di stravolgere il principio secondo il quale dopo il pronunciamento della Corte di Cassazione una sentenza civile o penale passa in giudicato. Lo fa con un emendamento al decreto Sviluppo presentato ieri a Palazzo Madama da drappello di senatori berlusconiani. La norma - retroattiva - vuole introdurre "un quarto grado di giudizio". Il Partito democratico insorge. Il governo si schiera contro. Ma il sospetto che emerge, non solo tra i partiti ma anche in ambienti governativi, è che l'emendamento rappresenti solo l'ultima legge "ad personam" per tutelare gli interessi di Silvio Berlusconi. Ancora una volta un tentativo di cambiare il diritto per salvare il Cavaliere da processi e condanne. Passate e future. A partire dalla sospensione del pagamento di 560 milioni alla Cir di Carlo De Benedetti per il Lodo Mondadori (attesa a breve la pronuncia della Cassazione). "A tutti è venuto il sospetto che l'ex premier l'abbia fatto proprio per questo", è la denuncia che dei democratici in Senato.  


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