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mercoledì 28 novembre 2012

L'Ocse taglia le previsioni del Pil. E avverte: serve una nuova manovra

L'Italia potrebbe avere bisogno di una nuova manovra e si trova a fare i conti con il maggior calo dei consumi dalla seconda guerra mondiale. A lanciare l'allarme è l'Ocse che ha tagliato l'outlook per il nostro Paese. Le previsioni dell'Organizzazione di Parigi sono più pessimiste di quelle del governo. Secondo l'Ocse, il Pil nel 2013 calerà dell'1%, contro la flessione dello 0,4% stimata in precedenza. Per il prossimo anno l'esecutivo ha previsto invece una contrazione pari ad appena lo 0,2%.

L'Italia potrebbe avere bisogno di una nuova manovra e si trova a fare i conti con il maggior calo dei consumi dalla seconda guerra mondiale. A lanciare l'allarme è l'Ocse che ha tagliato l'outlook per il nostro Paese. Le previsioni dell'Organizzazione di Parigi sono più pessimiste di quelle del governo. Secondo l'Ocse, il Pil nel 2013 calerà dell'1%, contro la flessione dello 0,4% stimata in precedenza. Per il prossimo anno l'esecutivo ha previsto invece una contrazione pari ad appena lo 0,2%. L'Organizzazione parigina ha inoltre rivisto al ribasso le stime per il 2012, con il Pil che e' ora previsto in calo del 2,2%, contro la flessione dell'1,7% stimata lo scorso maggio. Il deficit dovrebbe scendere al 3% del Pil quest'anno e al 2,9% nel 2013. L'esecutivo nella Nota di aggiornamento al Def aveva invece stimato un indebitamento netto pari al 2,6% quest'anno e all'1,6 il prossimo. Alla luce della nuova previsione l'Italia, sottolinea l'Ocse, potrebbe avere bisogno di una nuova stretta fiscale nel 2014 per rispettare l'obiettivo di una riduzione del debito al 119,9% del Pil nel 2015.

 

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