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mercoledì 13 febbraio 2013

Nel 2012 perse oltre 100mila aziende La crisi travolge il "sistema Italia"

Dai dati del Cerved emerge l'accelerazione dei concordati preventivi, ma non diminuiscono i fallimenti. A pagare il prezzo più altro il terziario e le società di capitale manifatturiere. Il fallimenti superano del 64% quelli del 2008.

 

MILANO - La crisi non molla la presa sulle aziende italiane. E il 2012 appena finito segna il punto più basso toccato dalle imprese dallo scoppio delle recessione: lo scorso anno hanno chiuso i battenti 104mila aziende italiane costrette a dire basta da fallimenti (12mila), liquidazioni (90mila) e procedure non fallimentari (2mila) con un boom - secondo i dati raccolti dal Cerved - dei concordati preventivi. Un'accelerazione dovuta alla riforma entrata in vigore a settembre: nel solo quarto trimestre del 2012 siano state presentate circa 1.000 domande, soprattutto nella forma del concordato con riserva.

 

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