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giovedì 28 febbraio 2013

Tragedia alla Thyssen, in appello condanna ridotta a 10 anni all’ad. Proteste in aula dopo la sentenza

Pene diminuite anche per gli altri cinque imputati. I giudici: non c’è stato dolo, ma fu omicidio colposo
con colpa cosciente. Rabbia e lacrime dei parenti degli operai.

Alberto Gaino
Pene ridotte per tutti gli imputati: è questa la decisione della Corte d’assise d’appello del Tribunale di Torino, oggi in aula per il verdetto del processo per la morte dei sette operai della ThyssenKrupp nel rogo che il 6 dicembre 2007 divampò nella linea 5 dell’acciaieria. Il presidente Gian Giacomo Sandrelli ha letto la sentenza che ridetermina la condanna dell’amministratore delegato in dieci anni, ma soprattutto cancella il reato di omicidio volontario con dolo eventuale. Fu, invece, omicidio colposo con l’aggravante della colpa cosciente.

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Thyssen, il padre di una vittima: “10 anni è niente”

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