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venerdì 18 luglio 2014

Caso Ruby, clamorosa sentenza in appello: i giudici assolvono Berlusconi da tutti i reati

Cancellata la condanna a sette anni del primo grado. L'ex premier: "Sono commosso. La maggioranza dei magistrati lavora con equilibrio e rigore". Coppi: "Oltre le più rosee aspettative"

I giudici della seconda Corte d'Appello di Milano hanno assolto Silvio Berlusconi per il caso Ruby in cui l'ex presidente del Consiglio era imputato per concussione e prostituzione minorile. In primo grado la condanna era stata di sette anni, ma ora i magistrati della seconda sezione penale, presieduta da Enrico Tranfa, hanno ribaltato completamente la decisione. "Il fatto non sussiste", dicono i giudici dell'Appello parlando dell'accusa di concussione. "Il fatto non costituisce reato", scrivono, invece, riferendosi all'accusa di prostituzione minorile. Cancellata, a questo punto, anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici inflitta all'ex premier il 24 giugno 2013 dal collegio presieduto da Giulia Turri. 

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