Pagine

venerdì 15 agosto 2014

L’Eurozona si ferma, Pil tedesco a -0,2%

Anche la Francia al palo: “Più flessibilità”. Renzi: “Crisi non solo per l’Italia”

Si ferma la ripresa dell’Eurozona, con le tre economie più grandi, oggi Francia e Germania dopo l’Italia tornata in recessione, che tirano il freno a mano. I numeri sul Pil del secondo trimestre mettono a rischio l’impalcatura sulla quale l’Eurozona era uscita dalla crisi, rischiando di delegare alla Bce ancora una volta il ruolo di “pompiere” e accentuando lo scontro sulle regole del patto di stabilità. La Germania, spesso considerata il motore economico d’Europa, ha fatto peggio del previsto con un -0,2% di Pil: primo dato negativo dal 2012, brusca frenata dal +0,8% di gennaio-marzo, e seria ipoteca sulla stima di una crescita vicina al 2% quest’anno. Gelata anche per la Francia, in crescita zero da inizio anno. Sorprende in positivo il Portogallo, con un +0,6% che suggerisce, come già la Spagna, che le riforme possono fare la differenza. Ma non basta a risollevare l’intera Eurozona, che in un preoccupante trend in frenata scende dal +0,3% di fine 2013, al +0,2% d’inizio 2014, infine allo zero del trimestre primaverile. 

Continua qui

Nessun commento:

Posta un commento