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giovedì 2 aprile 2015

Kenya, massacro di studenti in un college. 147 morti in attacco rivendicato da al-Shebaab

Un commando armato con esplosivi ha fatto irruzione nel campus di Garissa in cui studiano soprattutto allievi cristiani. Raid all'alba, poi 16 ore di sparatorie ed esplosioni nella battaglia con le forze di sicurezza che assediavano l'istituto per cercare di liberare gli ostaggi. L'azione rivendicata dai qaedisti somali, ma il capo sarebbe l'ex direttore keniano di una scuola teologica.

NAIROBI - Torna il terrore in Kenya. All'alba un commando armato ha attaccato un college universitario nella città di Garissa, nella parte nord-orientale del Paese, a circa 150 chilometri dal confine con la Somalia. Ci sono state diverse esplosioni.  Secondo il ministro dell'Interno kenyano il bilancio finale è di 147 morti, quasi tutti studenti ai quali si aggiungono due poliziotti, un soldato e due guardiani della scuola. I quattro terroristi che componevano il commando, secondo fonti delle forze di sicurezza, avevano esplosivi legati su tutto il corpo e "sono esplosi" quando i soldati hanno cominciato a sparargli addosso. L'attacco è cominciato all'alba. I jihadisti hanno preso d'assalto il campus intorno alle 4,30 ora italiana: hanno sparato alle due guardie al cancello di ingresso e poi, una volta entrati, hanno aperto il fuoco a caso, prima di asserragliarsi in uno dei dormitori degli studenti.

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