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lunedì 24 agosto 2015

La crisi cinese scatena il panico sui mercati: Milano -6%, sprofondano Asia e Wall Street

Pechino non riesce ad arginare le vendite, scattate in seguito alla preoccupazione per il rallentamento economico cinese. Europa e Usa in picchiata, Milano arriva a -7% poi chiude a -5,96%. Male anche l'Asia: Tokyo -4,6%, Shanghai -8,5%: non si vedeva dal 2007. A picco il prezzo del petrolio, mentre volano euro e yen.

MILANO - La grande correzione scatenata dai timori sulla Cina, dove è esplosa la bolla finanziaria e l'economia reale dà pericolosi segni di rallentamento, diventa una vera e propria tempesta sui mercati in quest'apertura di settimana. I listini europei chiudono in rosso profondo con la peggior seduta borsistica dal 2008. L'indice Dj Stoxx Europe 600 affonda di oltre 7 punti percentuali, salvo poi risalire leggermente a -5%, mentre il paniere Eurofirst 300 perde 400 miliardi di capitalizzazione.

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A picco anche il prezzo del petrolio: aggiorna a New York i minimi degli ultimi sei anni e mezzo

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Borsa, panico nel mondo, Shanghai precipita a -8,5%. Europa peggior crollo dal 2011. Milano affonda, -5,96%

 

 

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