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venerdì 14 agosto 2015

Meteo a 7 giorni: l'instabilità torna a scandire i ritmi del tempo atmosferico italiano

Nei prossimi giorni l'Europa, nonchè il bacino del Mediterraneo, diverranno protagonisti di una situazione atmosferica piuttosto complicata, nella quale la formazione di un vasto anticiclone in posizione anomala sull'Europa settentrionale, sarà causa indiretta di una lunga parentesi di instabilità protagonista questa volta del nostro Paese. Vediamo nel dettaglio. 

 

Nelle prossime ore un importante cambiamento del tempo riguarderà il bacino centrale ed occidentale del Mediterraneo. Una situazione sinottica abbastanza inusuale che vedrà il consolidamento di un anticiclone in posizione anomala sulla Penisola Scandinava. Questo anticiclone altro non sarà che l'estrema conseguenza di un potente scambio meridiano che ha veicolato aria calda subtropicale africana sino alle latitudini settentrionali europee. L'aria più fresca atlantica sarà così costretta a raggirare l'ostacolo dell'alta pressione, tracciando un percorso più meridionale ed interessando il Mediterraneo settentrionale e l'Europa meridionale, incluse quindi le regioni centrali e settentrionali del nostro Paese.

Tra i momenti più instabili citiamo il weekend ferragostiano che purtroppo sarà marcato da diverse manifestazioni temporalesche a spasso per le regioni centrali e settentrionali, soprattutto lungo i versanti tirrenici. Qualche intensa ma isolata manifestazione instabile non mancherà neppure al mezzogiorno, mentre il tempo migliore sarebbe appannaggio dei versanti adriatici, parzialmente in sottovento nei confronti di una sinottica portata da venti occidentali. Una nuova parentesi di instabilità che dovrebbe interessare più segnatamente le regioni del nord nella giornata di martedì 18 agosto.

Degna di nota sarà anche la riduzione della temperatura che per un breve periodo, potrebbe addirittura portarsi INFERIORE alle medie stagionali. Questa notizia acquista ancor più rilevanza se consideriamo che l'estate 2015 è stata sinora scandita dai picchi di calore portati dall'anticiclone africano che si è manifestato nel pieno della sua forma. Ad ogni modo, l'apice di questo raffreddamento dovrebbe verificarsi tra domenica 16 e lunedì 17 e risulterebbe più sensibile sulle regioni centro-settentrionali del Paese. Farebbe quasi "freddo" sulle cime alte dell'Appennino e lungo le Alpi, molto fresco nottetempo ed al primo mattino sulle pianure e le valli interne. La riduzione della temperatura si farà comunque sentire anche sul resto del Paese, mitigato soltanto nelle regioni costiere dal mare ancora molto caldo.

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