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lunedì 2 novembre 2015

Nuovo redditometro 2015: meno statistica, più realtà

Il nuovo redditometro 2015 recepisce le osservazioni formulate a suo tempo dal Garante Privacy

Fisco 7Il nuovo redditometro 2015 recepisce le osservazioni formulate a suo tempo dal Garante Privacy e si basa su indicatori di capacità contributiva aggiornati, da utilizzare per gli accertamenti sintetici relativi a 2011 e 2012. Ecco una sintesi per punti delle principali novità.
  1. Le spese medie ISTAT sono state escluse dal paniere di rifermento. Non ci si baserà quindi più sulle stime ISTAT per desumere il tenore di vita del contribuente e per misurare le sue spese quotidiane per i vari beni, da quelli di prima necessità fino a quelli voluttuari. Il Garante della Privacy, infatti, nel 2013 aveva vietato all’Agenzia delle Entrate di utilizzare le medie ISTAT nella ricostruzione del reddito dei contribuenti, ritenendo che gli elementi informativi riferiti a standard di consumo medio familiare non fossero riconducibili in maniera attendibile al singolo individuo, se non con notevoli margini di errore. La stessa Agenzia delle Entrate, nel 2014, aveva poi accolto le osservazioni del Garante e aveva precisato che le spese per beni e servizi di uso corrente, determinate con esclusivo riferimento alla media ISTAT della tipologia di nucleo familiare e area geografica di appartenenza, non sarebbero state prese in considerazione per la selezione dei contribuenti da sottoporre a controllo sintetico.
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