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sabato 9 gennaio 2016

La crisi del “Bellavita”: i lavoratori del centro benessere sono a un bivio

Alessandria - Un bivio esistenziale per i 24 lavoratori del centro benessere Bellavita di Spinetta. Dopo la chiusura per taglio d’energia elettrica dovuto a bollette non pagate, dopo la lezione-protesta davanti ai cancelli, dopo la dissoluzione della «cordata Miraglia» e infine la richiesta di fallimento per la Wellness Age, sono giorni decisivi per il futuro di ognuno.

La situazione è a questo punto: i sindacati hanno sondato l’assessore regionale Pentenero che s’è detta possibilista su una richiesta di cassa integrazione in deroga «vista la specificità del caso». Il problema è che almeno dovrebbe essere avanzata, ma chi la firma? L’amministratore della Wellness Age, Monica Simonazzi, continua ad essere inafferrabile e incontattabile; da Coop7 in liquidazione (che comunque è la «casa madre») dicono di aspettare il curatore fallimentare, nominato chissà quando. Ma per far rientrare nel periodo di cassa (solo tre mesi) anche gennaio, l’inoltro della pratica non può andare oltre il 20/25 del mese. A quel punto, con i buoni uffici di qualche amministratore locale (il sindaco sarebbe disponibile) si potrebbe chiedere a una banca l’anticipo di mensilità che saranno erogate di certo, ma fra diversi mesi.

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