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mercoledì 14 dicembre 2016

Siria, l'annuncio di Mosca all'Onu: "Abbiamo liberato Aleppo". Appello internazionale: "Basta atrocità sui civili"

Da Merkel ad Amnesty a Hollande, allarme internazionale dopo l'ultimo assedio: "Tutti coloro che vogliono lasciare la città devono avere la possibilità di farlo in sicurezza e con dignità". Ankara: "Anche noi garanti, nessuna violenza su chi si è arreso"


Esecuzioni sommarie, bambini e donne bruciati vivi, civili in fuga costretti con la tortura ad arruolarsi nell'esercisto lealista: l'agonia di Aleppo è senza fine, anche se Mosca, nel tardo pomeriggio, annuncia lo stop delle armi, la liberazione della città. L'Onu denuncia che decine di civili sono stati trucidati dalla forze lealiste che hanno riconquistato la città, mentre i ribelli parlano di "stop all'evacuazione dei civili da parte delle forze sciite, per motivi non chiari"

"Una situazione disastrosa, che fa male al cuore", scandisce la Merkel in una dichiarazione congiunta con Hollande dove si parla di almeno "120 mila 'ostaggi' sotto le bombe".  "Non lasceremo nulla di intentato presso il regime siriano, ma anche Russia e Iran", hanno aggiunto la Cancelliera e il presidente francese, perchè "la popolazione civile venga protetta e il sostegno umanitario possa essere assicurato". Per Aleppo, hanno aggiunto, "il messaggio è chiaro ed è un messaggio molto semplice: si deve intraprendere tutto il possibile affinché la popolazione possa essere evacuata senza essere vittima di repressione".

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