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mercoledì 15 febbraio 2017

“Addormentatemi per sempre”. Così Dino ha deciso di morire

Nel Trevigiano somministrato un cocktail di farmaci a un malato di Sla. L’infermiera che lo ha visto spirare: non è eutanasia, ho rispettato la legge

Fabio Poletti
inviato a Montebelluna (TV)
Al bar dell’Inter vicino alla chiesa non era più riuscito ad andare. Anche i pappagallini che allevava con amore non riuscivano più a strappargli un sorriso. La vita di Dino Bettamin non era più la sua vita. Anche il lavoro da macellaio, prima da suo cugino poi alla Pavo, era un ricordo lontano. Per fortuna ogni tanto passava Guido, lo caricava su una carrozzella e lo portava a fare un giretto. L’ultima gita, se lo ricorda bene Tommaso, il figlio di Dino, l’avevano fatta 15 giorni fa: «Aveva voluto andare a prendere la cioccolata ad Asolo. Poi quando ha sentito di non farcela più ha chiesto di essere addormentato per spegnersi senza soffrire».

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