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domenica 10 settembre 2017

Migranti, i dati smentiscono i timori di un’invasione islamica

Roma - Invasione islamica? Una balla politico-mediatica, che però fa presa sull’opinione pubblica. Il Centro di ricerche Idos, che ogni anno compie una stima ragionata delle appartenenze religiose degli immigrati, ha scodellato ieri questi dati: primo, i musulmani sono soltanto il 3 per cento dell’intera popolazione residente in Italia, mentre un’indagine Ipsos Mori svolta nel 2016 aveva terrorizzato gli italiani, predisponendoli alla chiusura con lo sparare un’incidenza sette volte più alta, ovvero il 20 per cento della popolazione residente. Secondo, all’interno della comunità immigrata, i fedeli dell’islam sono poco meno di un terzo del totale (il 32,6 per cento, per l’esattezza). Questa quota è rimasta costante nel tempo (soltanto a metà degli anni ’90 era momentaneamente salita di pochi punti percentuali) e non v’è stata alcuna scossa recente che l’abbia fatta schizzare all’insù.

In termini assoluti, gli immigrati musulmani sono in Italia 1 milione e 642 mila, contro i 2 milioni 671 mila cristiani (il 53 per cento del totale degli immigrati), in maggioranza ortodossi. Toccano i due milioni i fedeli di Allah, soltanto se si contano gli immigrati islamici che nel frattempo hanno ottenuto la cittadinanza italiana, mentre l’Idos non fornisce dati sui paralleli processi di conversione. Nell’Unione europea la quota dei musulmani, sul totale della popolazione residente, viene stimata fra il 4,5 e il 5 per cento, in Francia al 7,5 per cento, un livello dunque due volte e mezzo superiore rispetto all’Italia.

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