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giovedì 7 dicembre 2017

Gerusalemme, Netanyahu: "Altri Paesi seguiranno Trump". Hamas lancia intifada. Scontri e poteste: più di 100 feriti

Autorità palestinesi proclamano lo sciopero generale. Preoccupazione internazionale per la decisione Usa

TEL AVIV - "Sono in contatto con molti Stati che hanno intenzione di spostare le loro sedi diplomatiche a Gerusalemme. Anche prima degli Stati Uniti". A dirlo è il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che dopo giorni, per la prima volta, ha commentato la decisione di Trump di riconoscere Gerusalemme capitale d'Israele, spostando lì l'ambasciata Usa di Tel Aviv. Quali siano questi Paesi, non lo ha specificato. Ma mercoledì 6 dicembre, sia il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte sia la Repubblica Ceca, hanno espresso la volontà di riconoscere Gerusalemme ovest, capitale del Paese. Il premier israeliano ha continuato dicendo che Donald Trump con questa mossa "è entrato per sempre nella storia di Gerusalemme".

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