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sabato 16 dicembre 2017

Melegatti, evitata la cassa integrazione. Gara di solidarietà porta richiesta di 5mila pandori. “Poi impegno su colombe”

L'ultimo pandoro doveva essere sfornato il 12 dicembre ma, grazie al sostegno dei consumatori, è ripresa la produzione
La Melegatti per ora ce la fa con le proprie gambe. Lo storico stabilimento veronese di pandori – in crisi di liquidità – riuscirà ad evitare per il momento la cassaintegrazione. Un’intesa alla quale sono arrivati azienda, sindacati e commissari del tribunale in un vertice di ieri. Per non lasciare a casa nessun operaio si è stabilito di proseguire la produzione natalizia in modo da sfornare altri 5mila pandori. Dopo, nello stabilimento di San Giovanni Lupatoto, inizierà la campagna per le colombe pasquali. A poter tirare un respiro di sollievo sono settanta dipendenti fissi e 250 stagionali.

L’ultimo pandoro doveva essere sfornato il 12 dicembre ma grazie al sostegno dei consumatori oggi è ripresa la produzione: i commissari hanno deciso che l’ostacolo dei prezzi troppo bassi della grande distribuzione per panettoni e pandori a ridosso del Natale si potesse aggirare. Non facendo in tempo a raggiungere i supermercati, i 5mila pandori prodotti extra, saranno venduti direttamente nello spaccio aziendale, in questi giorni molto frequentato: per contribuire al rilancio dello storico marchio, i clienti acquistano anche le confezioni ammaccate, di solito scartate.

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