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lunedì 3 maggio 2010

Calderoli: 150 anni dell'unità d'Italia "Non so se saremo alle celebrazioni"

ROMA - "Il miglior modo per festeggiare l'unità d'Italia è l'attuazione del federalismo". Lo ha detto il ministro per la Semplificazione legislativa, Roberto Calderoli, parlando delle celebrazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia, ospite del programma di Lucia Annunziata In mezz'ora, su RaiTre. "Non ho la minima idea" se ci sarà un ministro leghista a Genova, il 5 maggio, accanto al presidente Giorgio Napolitano. "La migliore risposta all'anniversario", ha spiegato, "sarà la realizzazione, attraverso il federalismo, dell'unità d'Italia. Questa non è un totem, non è fine a se stessa".

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venerdì 30 aprile 2010

Scajola, le carte che accusano "Per la casa da lui tutti i soldi"

Quattro testimoni e le tracce bancarie: le prove in mano ai pm. Le deposizioni lo accusano di aver ricevuto nel suo studio al Ministero 900mila euro dal fiduciario di Anemone per l'acquisto di una casa di CARLO BONINI

Si fa macroscopica la menzogna di Claudio Scajola. Quattro testimonianze, un atto notarile e numerose tracce bancarie documentano ora che il ministro per lo Sviluppo economico conosceva la provenienza degli 80 assegni "neri" che, nel luglio del 2004, per un valore di 900 mila euro, pagarono più della metà della sua casa al 2 di via del Fagutale. Le testimonianze - oggi agli atti dell'inchiesta di Perugia sulla "cricca" dei Grandi Appalti - provano che di quegli assegni, il giorno del rogito, il ministro era materialmente in possesso. Di più: dimostrano che Scajola, pure assolutamente consapevole del prezzo reale di vendita - 1 milione e 710 mila euro - di quel magnifico appartamento che affaccia sul Colosseo, dispose che quella cifra venisse dissimulata, dichiarando di fronte a un notaio che era pari a soli 600 mila euro.

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Marea nera in Louisiana Forse peggio della Exxon

Le prime lingue di greggio uscite dai un deposito sotterraneo delle Bp hanno toccato le coste dello Stato americano. Obama mette a disposizione ogni risorsa disponibile

NEW YORK - Onda dopo onda la marea nera della Bp è arrivata a lambire le coste della Louisiana: i primi tentacoli di petrolio, le propaggini avanzate della gigantesca macchia di greggio fuoriuscita da un pozzo sottomarino del colosso britannico dell'energia, sono state avvistate al tramonto di ieri sulle coste del Delta del Mississippi in Louisiana.

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giovedì 29 aprile 2010

Primo maggio, battaglia sui negozi aperti alla fine Milano rinuncia: troppe tensioni

A migliaia sabato continueranno a lavorare. I contrari: non fatela diventare la festa dello shopping. Dalla Curia alla Cgil, il fronte del no: "Cancellare un giorno di riposo non risolve la crisi"

MILANO - Primo maggio tutti in piazza. A fare shopping però. Botteghe e centri commerciali, in molte città italiane, da Torino a Genova, Monza, Palermo, Napoli, Firenze, hanno deciso infatti quest'anno, tra roventi polemiche, di festeggiare la festa del lavoro lavorando. Negozi aperti per contrastare la crisi economica e promuovere i consumi, sostengono le organizzazioni dei commercianti, ingolosite da un sabato festivo dedicato agli acquisti proprio all'inizio del mese, quando c'è ancora l'illusione del portafogli pieno.

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Pdl, scontro aperto sulle dimissioni di Bocchino Il vicecapogruppo: "Il premier mi ha epurato"

L'esponente finiano lascia "irrevocabilmente" la carica alla Camera. "Il Cavaliere mi ha detto: faremo i conti. E durante la puntata di Ballarò dove ero ospite ha dato la direttiva di farmi fuori". "Colpisce me per educarne cento". La Russa: "Non è una vittima". Berlusconi ai senatori: "Fini mi ha tradito"

ROMA - "Berlusconi ha chiesto la mia testa. Non esiste un solo partito democratico dove possa accadere ciò che è accaduto oggi". Italo Bocchino accompagna così la lettera di dimissioni da vicepresidente vicario del gruppo del Pdl alla Camera. Una missiva che sembrava poter stemperare il clima di tensione all'interno del partito del Cavaliere. Che, dopo le accuse di Bocchino, riesplode con violenza. E' lo stesso esponente 'finiano' a svelare il retroscena: "C'è stata una direttiva di Berlusconi durante Ballarò - spiega ai giornalisti - che chiedeva la mia testa. Berlusconi commette un grave errore che è quello di colpire il dissenso, colpire chi è in vista per educarne cento. Ma questo non porterà il partito lontano".

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mercoledì 28 aprile 2010

Arrestato Manolete, il matador dei bagagli incubo dei viaggiatori degli scali romani

Grazie alle telecamere è stato possibile scoprire la tecnica del sudamericano
che rubava i bagagli facendo con la giacca un movimento simile a quello dei toreri

Scattate le manette per "Manolete". L'uomo di origini sudamericane, ladro seriale di bagagli ed effetti personali, era l'incubo dei viaggiatori che passavano per gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. L'arresto è stato possibile grazie alle telecamere poste all'interno e all'esterno dei due scali, che inviano le immagini alle due Sale Operative della Polizia. Grazie a questo servizio di sorveglianza nell'ultimo mese è stato arrestato un altro 'collega' di Manolete, "Arsenio Lupin."

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Rachael sopravvive alla puntura mortale

Primo caso al mondo di sopravvivenza dopo un attacco da parte di una cubomedusa, conosciuta anche come "vespa di mare". Protagonista di questa brutta avventura, avvenuta nel dicembre dello scorso anno, (ma resa nota solo oggi) una bambina australiana di 13 anni, Rachael Shardlow punta da questo tipo di medusa letale e poi sopravvissuta. La piccola stava nuotando in un fiume vicino alla città australiana di Gladstone nel Queensland, quando è stata attaccata dalla velenosissima medusa. Estratta dal fiume dal fratello tredicenne, Rachael con le gambe completamente avvolte dai tentacoli, faticava a respirare e non vedeva più nulla. Jamie Seymour, zoologo dell'università James Cook del Queensland ha affermato che, prima del caso di Rachael Shardlow, nella letteratura scientifica non esistevano casi di sopravvivenza ad attacchi di questo tipo. "Chi viene attaccato da una 'vespa di marè in questo modo di solito muore"

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Grecia declassata a livello "spazzatura" Portogallo trema sotto il peso del debito

Crisi

Standard & Poor's porta il rating ellenico a "junk" e taglia di due livelli quello portoghese. Riflessi immediati sulle Borse. Vertice straordinario Eurozona entro il 10 maggio. Moody's rassicura l'Italia. Il Fmi valuta di alzare di 10 miliardi il suo stanziamento

ATENE - Standard & Poor's taglia il rating della Grecia a livello "junk" (spazzatura). L'agenzia internazionale ha declassato il rating a lungo termine ellenico a BB+ da BBB+ con outlook negativo e quello nel breve termine a B da A-2. Il governo di Atene non ci sta e reagisce affermando che il declassamento "non riflette i dati reali dell'economia greca" né i progressi per contenere il deficit. In una dichiarazione il ministero delle Finanze assicura che un accordo con Ue e Fmi sull'attivazione degli aiuti "è questione di giorni" e che subito dopo saranno messi a disposizione i fondi che consentiranno alla Grecia di continuare a far fronte senza problemi alle sue necessità finanziarie. Dal canto suo, il Fondo monetario internazionale fa presente che la situazione greca è "insostenibile" senza aiuti e - secondo indiscrezioni del Financial Times - valuta di alzare di 10 miliardi il suo aiuto finanziario.

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martedì 27 aprile 2010

Madre dà fuoco all'auto uccidendo figlia di otto mesi

La tragedia è avvenuta sulla strada che porta a Pietrelcina. La donna approfittando dell'assenza del marito, ha comprato della benzina con cui ha cosparso il sedile della Multipla dove era sistemata la piccola

Una donna di 33 anni Daniela Liguori ha dato fuoco alla propria auto uccidendo la figlia di appena otto mesi. La tragedia è avvenuta lungo il tratto di strada compreso tra la rotonda dei Pentri e la via che conduce a Pietrelcina, alle porte della città di Benevento. Daniela Liguori secondo quanto dichiarato dal marito aveva mostrato di recente segni di sofferenza psicologica. La coppia ha altri tre figli. La Liguori che ha riportato gravi ustioni è stata arrestata con l'accusa di omicidio volontario e si trova nel reparto psichiatrico dell'ospedale Rummo di Benevento.

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'Ndrangheta: scacco a cosche, arrestato boss ricercato dal '93

Era tra i 30 latitanti più pericolosi

REGGIO CALABRIA - Uno dei piu' blasonati boss della 'ndrangheta, Giovanni Tegano, di 70 anni, e' stato arrestato ieri sera a Reggio Calabria dagli agenti della squadra mobile. Con l'arresto di Tegano i poliziotti diretti da Renato Cortese hanno inferto un ulteriore duro colpo alle cosche della 'ndrangheta. Tegano era inserito nell'elenco dei 30 latitanti più pericolosi del ministero dell'Interno. Nella tarda serata gli investigatori hanno fatto irruzione in una abitazione in località Perretti di Reggio Calabria.

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In Grecia è corsa contro il tempo "Servono 9 miliardi in pochi giorni"

Aiuti per sanare il debito ellenico, Berlino frena: "Dare i soldi troppo presto li allontanerebbe dal dovere di risanare" ma la Merkel dice: "Che vada fuori dall'euro non è un'opzione". Allarme del ministro greco delle Finanze: "Entro il 19 maggio scadranno obbligazioni per 9 miliardi di euro". Scioperi, tensione ad Atene. La Ue pronta a riscrivere Maastricht dall'inviato ETTORE LIVINI

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lunedì 26 aprile 2010

Maestra di judo muore al Luna Park Stroncata da infarto sullo 'Sling Shot'

Laura Cristofoletto, trentina di 46 anni, muore a Rimini dopo essersi fatta lanciare a 55 metri di altezza dalla "fionda" meccanica, una delle principali attrazioni de 'L'Italia in miniatura'. Non è stato disposto nessun sequestro. La sequenza filmata per il Dvd "souvenir"

La ricerca del brivido può essere pericolosa e persino fatale, anche se ci si trova al Luna Park, quindi in un ambiente tenuto a garantire la sicurezza dei suoi visitatori. Stavolta non hanno ceduto le strutture, ma il cuore di una donna di 46 anni. Laura Cristofoletto, originaria di Trento, era maestra di judo, quindi presumibilmente in buona salute e forma fisica. Ieri è montata sullo Sling Shot, una sorta di fionda meccanica, tra le principali attrazioni de "L'Italia in miniatura" di Rimini, e si è fatta lanciare a 55 metri di altezza. Quando è tornata giù era agonizzante. Ed è morta. inutili i tentativi di farle riavviare il battito cardiaco da parte del medico del parco, intervenuto in un minuto, e poi del 118. Probabilmente stroncata da un infarto, sarà l'autopsia a confermarlo.

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Piattaforma esplosa chiazza verso la Louisiana

Contrariamente alle rassicurazioni delle prime ore viene dispersa in mare una quantità di greggio pari a mille barili al giorno

ROMA - L'incendio e poi il crollo della piattaforma petrolifera della Bp, a 80 chilometri al largo delle coste della Louisiana, nel golfo del Messico, si sta trasformando in un disastro ambientale. Ogni giorno fuoriescono dalla piattaforma esplosa circa mille barili di greggio e le operazioni per tentare di bloccare le perdite sono state interrotte dal maltempo. La macchia nera potrebbe raggiungere presto le spiagge e la regione paludosa della Louisiana causando un vero dissesto ecologico.

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Minacce ignorate prima della strage diceva a tutti: "Quella l'ammazzo"

Uccide tre volte in un giorno di follia. Mesi di molestie. Era stato anche denunciato per stalking nei confronti della ex moglie. La telefonata alla madre: "Ho fatto un macello". Poi alla polizia: "Sono stanco"

di PIERO COLAPRICO

VOLTA MANTOVANA - Per sentirsi soli non serve una metropoli, basta anche un paesino di 7mila anime. Basta, piano piano, avvolgersi nella propria rabbia, come fa una lumaca nella propria casa corazzata.

E oggi proprio di casa, e di corazze, bisogna parlare per comprendere questa storia violentissima, costata tre morti e due feriti. Agli estranei, più che discutere con baristi, vicini e medici del 118, basta andare a sbirciare i mobili raccogliticci che sono appoggiati alle pareti bianche, qua e là, un po' come capita: e poi le scansie sghembe, le mensole deserte, l'assenza delle tende alle finestre, sono tutti indizi di quanto quest'uomo, diventato ieri un assassino, si sentisse provvisorio.

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domenica 25 aprile 2010

Celebrazione del 25 aprile. Berlusconi contestato alla Scala

I lavoratori del teatro protestano e fischiano il premier. Fuori altri cittadini vengono tenuti alla larga dagli agenti. Mentre in sala Napolitano celebra (in anticipo) la Liberazione del 25 aprile

Applausi per Napolitano e fischi per Berlusconi alla Scala di Milano dove ieri su iniziativa dell’Anpi è stata organizzata una cerimonia per festeggiare il 25 aprile. Il capo dello Stato ha tenuto un discorso a difesa della Resistenza e dell’Unità d’Italia. Ma con una concessione al federalismo, che è piaciuta al ministro Calderoli. Ad attendere Napolitano, all’ingresso del teatro, Berlusconi che ha detto di essere "radioso". Ma la sua faccia diceva tutt’altro. Era scuro in volto non tanto per il fondotinta più abbondante del solito, ma per la bile nei confronti di Fini. Tant’è vero che alla fine della cerimonia non si è risparmiato una sonora bugia: "Non sono mai stato protagonista di burrasche. Io non ho mai litigato perché per litigare bisogna essere in due".

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"Festa della riunificazione d'Italia" Napolitano celebra la Liberazione

Il discorso del presidente della Repubblica alla Scala di Milano: parallelo tra Resistenza e Risorgimento. Commozione nel ricordo di Sandro Pertini. E cita Berlusconi un anno fa a Onna

MILANO - "Il 25 aprile è non solo festa della Liberazione: è festa della riunificazione d'Italia". Nel 65° anniversario della Liberazione, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano traccia un'ideale linea di collegamento tra Risorgimento e Resistenza e liquida come "sghangherate battute" le polemiche sull'anniversario, il prossimo anno, dell'Unità d'Italia. "Quella unità", sottolinea il capo dello Stato nel suo discorso al teatro alla Scala di Milano, "rappresenta oggi, guardando al futuro, una conquista e un ancoraggio irrinunciabili".

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sabato 24 aprile 2010

Bongiorno: non ce ne andiamo. Non rappresento il modello di donna tipica del premier

ROMA — Giulia Bongiorno, Berlusconi l'ha chiamata in causa di persona, in quanto presidente della Commissione Giustizia della Camera. Lei finora ha sempre taciuto.

«A dire il vero, succede da mesi. Ogni volta che vado a Palazzo Grazioli a parlare di giustizia, il giorno dopo leggo sui giornali che Berlusconi avrebbe detto: "Levatemela di torno". Frasi come frecce dalla foresta. Ora leggo che la seconda delle condizioni che Berlusconi aveva posto a Fini, dopo il "basta con il controcanto", era appunto il "basta con i giudizi critici della Bongiorno". L'avvocato Coppi è rimasto senza fiato: "Davvero ti hanno chiesto di non dare più giudizi critici?".

E lei cos'ha risposto?
«Io non so se essere più sorpresa o amareggiata. Contraddicevo Andreotti, che pure mi considera una specie di figlia. Basta un'obiezione tecnica a Berlusconi per sentirsi dire "levatemela dai piedi"».

Perché lei non piace a Berlusconi? Non corrisponde alla sua idea di donna? O alla sua idea di riforma della giustizia?
«Di sicuro non corrispondo alla sua idea di donna. In tema di giustizia, condivido gli stessi obiettivi di Berlusconi: la riduzione delle intercettazioni, la separazione delle carriere, il nuovo modo di eleggere il Csm. Semplicemente, ho proposto e propongo un diverso percorso per arrivarci».

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Ferrario, nuovo attacco a Minzolini «Mi ha fatto una grande porcata»

PERUGIA - «Quello che mi è stato fatto è una grande porcata». A parlare è Tiziana Ferrario, volto noto del telegiornale, che per la prima volta in pubblico ha commentato la scelta del direttore del Tg1 Augusto Minzolini di rimuoverla dalla conduzione. È successo a Perugia giovedì pomeriggio, durante il Festival internazionale di giornalismo, cui la Ferrario ha preso parte come relatrice dell’incontro sul tema "Donne, media e potere". Alla domanda se tornerà mai a fare il mezzobusto, la risposta è stata: «Purtroppo non dipende da me».

INFORMAZIONE DI PARTE - E mentre sull’argomento cercava di calmare le acque il moderatore del dibattito Angelo Mellone, giornalista de Il Tempo, la Ferrario si è lasciata andare a un breve sfogo seguito dall’applauso della platea della Sala dei Notari: «Quello che mi è stato fatto è una grande porcata - ha detto al microfono -, i giornali hanno raccontato le loro versioni a seconda delle fonti a disposizione ma il fatto è che non si può occupare un telegiornale di un servizio pubblico. I telespettatori non pagano un tg per ricevere un’informazione di una parte».

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A4, morti marito e moglie, gravissimo il figlio arrestato l'automobilista, positivo all'alcoltest

I due coniugi padovani, di 34 e 32 anni, erano in viaggio verso Milano quando sono stati tamponati verso le 3 di notte. Il piccolo di un anno e mezzo è ricoverato in rianimazione all'ospedale pediatrico di Brescia

PADOVA - E' stato arrestato per guida in stato di ebbrezza l'uomo di trent'anni che ha ucciso, dopo averla tamponata sull'A4, una giovane coppia, 34 e 32 anni, di Padova 1 in viaggio verso Milano. Con loro c'era anche il figlio di un anno e mezzo che ora si trova in rianimazione pediatrica all'ospedale civile di Brescia.

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Busalla, fuoco per scaldarsi muore bimba di 12 anni

La famiglia, a cui era stata interrotta la fornitura di gas per morosità, si scaldava utilizzando un rudimentale braciere. La tragedia, secondo i primi accertamenti dei carabinieri, è stata causata dal monossido di carbonio.

La tragedia in piazza Malerba, a Busalla. All'origine un braciere acceso per scaldarsi. Alla famiglia, composta da madre e due bambine di uno e dodici anni, era stata interrotta la fornitura di gas per morosità. Per scaldarsi e cucinare la donna utilizzava un rudimentale braciere alimentato da carbonella. Ieri il dramma. A dare l'allarme la zia delle piccole, inospettita dal fatto che nessuno rispondesse al telefono.

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venerdì 23 aprile 2010

Tenta il suicidio, si salva e annega i due figli Poi denuncia alla Polizia: "Sono stata io"

Si è gettata nel mare di Gela con i bambini forse a causa della separazione dal marito. Vanessa Lo Porto, 31anni, è ancora viva. Morti i piccoli di 9 e 2 anni. La donna è stata arrestata per duplice omicidio e ricoverata in stato di shock. Recuperato il cadavere del fratello maggiore, affetto da autismo

CALTANISSETTA - Voleva uccidere se stessa e invece ha annegato i suoi due figli. Vanessa Lo Porto, 31 anni, voleva suicidarsi forse in seguito alla recente separazione con il marito, Marco D'Augusta, operaio di 42 anni. La giovane donna era rimasta sola con a carico due figli di cui uno autistico. E per farla finita ha deciso di gettarsi nel mare di Gela (Caltanissetta), nei pressi della zona balneare di Manfria, con i suoi piccoli in braccio: Rosario di 2 e Andrea Pio di 9 anni, affetto da autismo. Vanessa Lo Porto è però ancora viva perché è riuscita a mettersi in salvo mentre i due bambini non ce l'hanno fatta: sono morti annegati.

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La Lega: un test di italiano per immigrati imprenditori

ROMA - Prima s'impara l'italiano, poi si può cominciare a fare impresa. Insomma, se un extracomunitario vuole aprire un negozio in Italia deve prima superare un esame che attesti la sua conoscenza della lingua. La proposta arriva dalla deputata leghista Silvana Comaroli ed è contenuta in un emendamento al decreto legge incentivi presentato nelle commissioni Attività produttive e Finanze della Camera.

''Le regioni, nell'esercizio della potestà normativa in materia di disciplina delle attività economiche - si legge nell'emendamento - possono stabilire che l'autorizzazione all'esercizio dell'attività di commercio al dettaglio sia soggetta alla presentazione da parte del richiedente, qualora sia un cittadino extracomunitario, di un certificato attestante il superamento dell'esame di base della lingua italiana rilasciato da appositi enti accreditati''.

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"Se non sono daccordo, voglio dire ciò che penso"

Roma. «Non sono le mie bizze, non sono geloso di quel che il presidente del Consiglio fa, ci mancherebbe altro. Sono abituato, quando non sono d'accordo, a dire quello che penso»: questo uno dei passaggi introduttivi dell'intervento di Gianfranco Fini. Oltre un'ora di discorso per mettere pubblicamente in discussione nel partito i temi di cui si è parlato, finora, solo nelle riunioni di vertice o negli incontri con Berlusconi. L'intervento di Gianfranco Fini è un documento importante, che ha segnato la fine dell'unanimismo nel Popolo della libertà e l'avvio di un dibattito aperto, pur nel riconoscimento della doverosa lealtà al governo e alle scelte fatte collegialmente.

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Pandolfi operata, non è grave paparazzo arrestato per lesioni

L'attrice trascinata dall'auto dell'uomo: due costole rotte. È stata operata ma le sue condizioni non sono gravi. Il fotografo arrestato per lesioni

di GABRIELE ISMAN e EMILIO ORLANDO

ROMA - Ha visto il fotografo che la paparazzava, ha provato a inseguirlo, lui le avrebbe spruzzato del liquido al peperoncino negli occhi accecandola, lei non ha più visto nulla e ha finito per aggrapparsi alla Micra del fotografo fino ad essere trascinata per alcuni metri e finendo al pronto soccorso del Policlinico Umberto I. Una scena da Dolce Vita che ha coinvolto l´attrice Claudia Pandolfi, 35 anni: dopo ruoli in film come "Ovosodo" di Paolo Virzì e in fiction come "Un medico in famiglia" e "Distretto di polizia", è apparsa ultimamente ne "La prima cosa bella" ancora del regista livornese.

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giovedì 22 aprile 2010

Pdl, è rottura tra Fini e Berlusconi Il premier: "Lascia la presidenza"

Durissimo confronto durante la direzione nazionale. L'ex leader di An: "Non sono un traditore"
Il Cavaliere sbotta: "Dici cose senza rilevanza, se vuoi fare politica molla la poltrona a Montecitorio"
Il presidente della Camera parla di legalità, Lega e democrazia interna: "No al centralismo carismatico"

di MATTEO TONELLI

ROMA - Contano i gesti più delle parole. Contano quei volti contratti, quel gesticolare, quell'ira trattenuta a stento che poi esplode. E che arriva a concretizzarsi in una sorta di "licenziamento" in diretta. Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini che, davanti alla platea della direzione del Pdl, rendono palese un contrasto che li divide da tempo. Fino ad oggi celato, raccontato nei retroscena, affidato, per via indiretta, ai rispettivi fedelissimi. Ed oggi esploso pubblicamente in tutta la sua drammaticità. I due se le sono dette "in faccia", dando evidenza a quell'antipatia politica ma anche umana che li divide da tempo.

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