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mercoledì 11 novembre 2015

Primavera a novembre, oggi il picco in Piemonte. Il record del caldo (27 gradi) nell’Alessandrino

Ma è la montagna a soffrire in mesi normalmente segnati da freddo e accumulo di neve


Alessandria 10 novembre 2015

Il caldo anomalo di novembre è arrivato oggi al suo apice in Piemonte, secondo quanto ha previsto l’Agenzia regionale di protezione ambientale. Ovunque massime estive, con il picco finora a Basaluzzo (Alessandria): 26,5 gradi.

Ma è la montagna a soffrire in mesi normalmente segnati da freddo e accumulo di neve: +21.5 gradi a 1.300 metri sopra Bardonecchia. Ed a quota 4.500 sul Monte Rosa, termometro sopra lo zero (+0.8).

Quella che anche gli esperti chiamano l’estate di San Martino sembra poter proseguire ancora per almeno una settimana anche sul Piemonte. Secondo quanto riferiscono le previsioni Arpa. Tuttavia la zona di alta pressione, attualmente localizzata fra le coste meridionali spagnole e le isole Baleari, dovrebbe spostarsi verso Est.

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Indagato giudice della sentenza De Luca. Il governatore: 'Sono totalmente estraneo'

Ipotesi di reato di corruzione in atti giudiziari

La Procura di Roma avvia indagini a carico del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che afferma "senza alcun margine di equivoco" la sua "totale estraneità a qualunque condotta meno che corretta", chiede di essere ascoltato dai magistrati e annuncia per domani una conferenza stampa per chiarire "ogni aspetto" della vicenda. La bufera sul Presidente della Regione Campania si abbatte in serata con la notizia che la Procura di Roma ha indagato per l'ipotesi di corruzione in atti giudiziari Anna Scognamiglio, uno dei giudici del Tribunale civile di Napoli che, lo scorso 22 luglio, confermando una precedente decisione del giudice monocratico, ha accolto il ricorso di De Luca, contro la sospensione dall'incarico di Governatore. Nella stessa inchiesta è indagato, per l'ipotesi di reato di induzione alla corruzione, il capo della segreteria di De Luca, Nello Mastursi, che ieri si è dimesso da tale incarico.

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martedì 10 novembre 2015

Olio extravergine truffa, indagati i responsabili di sette aziende produttrici

Torino - Olio venduto come «extravergine» che in realtà non lo era. Si trattava di semplice olio d’oliva, meno pregiato e soprattutto meno costoso. Lo ha scoperto la procura di Torino dopo aver fatto analizzare dei campioni di bottiglie prelevate nei supermercati dai carabinieri del Nas dal laboratorio dell’Agenzie delle dogane e dei monopoli.

L’indagine è partita dopo la segnalazione di una testata giornalistica specializzata, Test Magazine, e anche annunciata da Altroconsumo. Il pm Raffaele Guariniello ha iscritto sul registro degli indagati per frode in commercio i responsabili legali di sette aziende produttrici di olio: Carapelli, Bertolli, Sasso, Coricelli, Santa Sabina, Prima Donna e Antica Badia. E’ stato informato dell’indagine anche il ministero delle Politiche agricole.

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Meteo a 15 giorni: l'alta pressione tenderà a cedere e forse...

Lento cedimento dell'alta pressione durante la seconda parte del mese, forse con un cambiamento più consistente dopo il giorno 20. Il punto della situazione.

 

Nell'intricato mosaico previsionale che si staglia a lungo termine, proviamo a dare una linea di tendenza che tenga conto di tutte le corse imbastite dal modello americano nell'ultima sua uscita.

Si cerca disperatamente una scappatoia ad una situazione che sta diventando abbastanza pesante soprattutto dal punto di vista termico e sul fronte del ricarico nevoso sulle nostre montagne (segnatamente le Alpi).

Novembre e la prima parte di dicembre sono solitamente deputati a frequenti nevicate a quote medio-alte sulle montagne più alte d'Europa. Il "fondo" costruito dai bianchi fiocchi dovrebbe poi accogliere altra neve che saltuariamente cade in inverno, raramente con la forza e la violenza che abbiamo in questo periodo.

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Cina: 'apocalisse' smog al nord, il peggiore del mondo

Voli cancellati, autostrade chiuse, visibilità solo 500 metri


Voli cancellati, autostrade chiuse, visibilità di 500 metri al massimo. 'L'apocalisse dell'aria' prosegue in tutto il nordest della Cina. Secondo gli ecologisti, il livello di inquinamento rilevato nella metropoli di Shenyang è "il più alto che si sia mai registrato nel mondo".
Domenica scorsa il livello di particelle p.m. 2,5, ritenute rischiose per la salute, e' stato di 1400 microgrammi per metro cubico, cioè 56 volte più' alto di quello ritenuto il massimo sopportabile dall' Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms), che e' di 25 microgrammi per metro cubico. I livelli sono di poco inferiori in tutto il nordest del Paese. Tra le città' avvolte da domenica in una nube grigio-giallastra ci sono la capitale Pechino, la vicina città' portuale di Tianjin e numerosi centri delle province del Liaoning, Hebei, Henan ed Heilongjiang.

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Doping, Wada accusa la Russia: "Governo coinvolto, fuori l'atletica" . Il Cremlino si difende: 'Servono le prove'

Agenzia mondiale accusa Mosca di "intimidazioni" sui controlli

La Wada ha invitato la IAAF a sospendere tutti gli atleti russi da ogni competizione di atletica leggera e ha accusato il governo russo di "intimidazioni dirette" nei confronti del laboratorio antidoping di Mosca. Sono alcune delle accuse choc di un Rapporto di una commissione d'inchiesta dell' Agenzia antidoping mondiale. Che, in 323 pagine, parla di coinvolgimento degli agenti del FSB - il servizio segreto russo - nelle Olimpiadi di Sochi e accusa il ministro dello sport di Mosca Vitaly Mutko di aver dato ordini diretti di ''manipolare alcune specifiche provette" per le analisi antidoping. 

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lunedì 9 novembre 2015

Yara, colpo di scena: sulla giacca sangue dell'insegnante?

Nuovo capitolo in uno dei processi più intricati, costruito sulla prova principe: il DNA

Un nuovo, inquietante colpo di scena nel processo a carico di Massimo Giuseppe Bossetti dovrebbe innescare dubbi dulle granitiche certezze acquisite, in questi anni di indagine, da parte della procura e dal pm, Letizia Ruggeri sulla morte di Yara Gambirasio.
Dopo la rivelazione sul montaggio ad arte del video dei Ris, in cui si vede il furgone appartenente a Bossetti nei pressi della palestra di Yara, a far vacillare la tesi accusatoria eleborata dalla procura bergamasca sarebbe un nuovo elemento, rivelato dal settimanale Oggi: sulla giacca della 13enne di Brembate sarebbero state rilevate delle macchie di sangue, appartenenti a Silvia Brena, una delle insegnanti di ginnastica di Yara .
 
"E' positiva al sangue, abbiamo escluso che sia saliva o altro materiale biologico", ha rivelato, incalzato dalle domande dei difensori di Bossetti, il capitano Nicola Staiti, uno degli ufficiali del Ris di Parma che ha firmato la relazione su tutte le attività di indagine scientifica. E non può che essere una traccia lasciata nelle ultime ore di vita di Yara perché ha resistito molto bene a tre mesi di intemperie, pioggia e neve.
 
"Non era stata dilavata", ha aggiunto il capitano. "Aveva un profilo complesso. L’abbiamo trovata perché sul polsino del giaccone abbiamo notato alcuni aloni scuri. Così abbiamo scoperto che si trattava di una traccia genetica. Era il Dna della Brena". Ma può essere una traccia lasciata per contatto?, ha chiesto l’avvocato del carpentiere di Mapello, Claudio Salvagni. "Lo escluderei", ha risposto l’ufficiale, "E' qualcosa di più corposo".
 
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Fisco: metri quadri in catasto per 57 mln immobili

Per 57 milioni di immobili. Aiuto per la tassa sui rifiuti

I metri quadri fanno il debutto nelle visure catastali. Per 57 milioni di immobili il 'documento di riconoscimento' rilasciato dall'Agenzia delle Entrate conterrà nero su bianco anche il dato relativo alla superficie ''mandando in soffitta definitivamente - è scritto in una nota - i calcoli basati sui vani". Una semplificazione concreta anche per la tassa sui rifiuti (Tari).

"Da oggi - è scritto nel comunicato - l'Agenzia delle Entrate rende disponibile la superficie catastale nelle visure delle unità immobiliari censite nelle categorie dei gruppi A, B e C. Una novità che semplifica la vita ai proprietari di 57 milioni di immobili, mettendo a loro disposizione un dato finora visibile solo nelle applicazioni degli uffici, e che manda definitivamente in soffitta i calcoli basati sui vani". "Arriva direttamente in visura anche la superficie ai fini Tari, per consentire ai cittadini di verificare con facilità la base imponibile utilizzata per il calcolo della tassa rifiuti", spiega l'Agenzia delle Entrate. E' una semplificazione della quale, inoltre, è ovvio che i proprietari dovranno tener conto per evitare poi di essere sanzionati. 

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sabato 7 novembre 2015

Usa, robot a scuola al posto della bimba malata di cancro

Grazie a dispositivo potra' frequentare lezioni mentre si cura

Andare a scuola grazie ad un robot nonostante la malattia: e' la storia di Peyton Walton, una bambina di 10 anni del Maryland. La piccola e' malata di cancro e presto dovra' affrontare una cura di cinque settimane al Memorial Sloan Cancer Center di New York.

Durante quel periodo, pero', potrà frequentare ugualmente la scuola grazie ad un robot che lei chiama "Peyton's Awesome Virtual Self", e che si recherà al suo posto in classe. Il dispositivo, che le e' stato regalato dai suoi amichetti, è dotato di un schermo iPad grazie al quale Peyton potra' vedere e sentire tutto come se fosse in classe.

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venerdì 6 novembre 2015

Alessandria, 6 novembre 1994: la città sommersa da acqua e fango. In un documentario i volti di quella tragica alluvione

Commemorazione domani, alle 10,30, nell’aula magna del liceo scientifico Galilei. In un’altro video, realizzato da Francesco Rizzo, il racconto di quei giorni


Alessandria 
 
Rising, rialzarsi. È quello che ha fatto la città di Alessandria dopo l’alluvione del 1994. Rising, i volti nell’alluvione è il titolo di un documentario che sarà presentato domani, alle 10,15, nell’aula magna del liceo scientifico Galilei di Alessandria.

Sarà l’elemento principale della commemorazione del tragico evento che ha segnato il destino della città in riva al Tanaro. Il filmato di cui su youtube è possibile vedere un’anteprima, racconta le storie di quattro eroi della società civile che, ciascuno dal proprio punto di vista e professione, hanno dato tutto se stessi in quei drammatici momenti.

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Il dossier dell’Istituto superiore di sanità: “A Bosco Marengo tumori legati alle attività del nucleare”

Mortalità generale più alta dal 1980 al 2008, anche a causa di malattie in qualche modo legate all’attività della Fabbricazioni Nucleari


BOSCO MARENGO (AL)

Mortalità generale più alta a Bosco Marengo dal 1980 al 2008, anche a causa di malattie in qualche modo legate all’attività della Fabbricazioni Nucleari. Il dato emerge dal rapporto sullo «Stato di salute della popolazione residente nei Comuni già sedi di impianti nucleari», redatto dall’Istituto superiore di sanità (Iss) e riferito alle 9 località italiane dove si trovato impianto nucleari, tutti in dismissione. L’impianto alessandrino era entrato in funzione nel 1973 per produrre combustibile nucleare e l’attività è cessata nel 1995. È ancora in corso lo smantellamento da parte della Sogin, operazione che dovrebbe terminare tra il 2016 e il 2017. 

Il rapporto dell’Iss stabilisce che a Bosco la mortalità generale risulta in eccesso, rispetto alla media regionale. Lo stesso accade per la mortalità da malattie del sistema circolatorio. «Tra le patologie - recita il rapporto - con una evidenza sufficiente o limitata di associazione con esposizioni a radiazioni ionizzanti (cioè con la radioattività; ndr), il tumore della tiroide risulta in eccesso nel trentennio, anche se basato su un numero esiguo di casi, e in eccesso, seppur non significativo, nelle singole decadi. Il tumore del polmone risulta in eccesso nella prima decade e sull’insieme dei 30 anni e in eccesso, seppur non significativo, nelle altre decadi. Il tumore dell’utero risulta in eccesso a partire dal 1990, eccesso che si riscontra anche nell’analisi sull’intero trentennio». Lo studio dell’Iss evidenzia un eccesso anche nei casi di mortalità causata dalla malattia di Hodgkin, tumore piuttosto raro del sistema linfatico.

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Paura a Lecce: detenuto ruba pistola, spara in ospedale, e fugge: 3 i feriti

E' riuscito a fuggire rubando un'auto. E' caccia all'uomo

Evasione da film a Lecce:  un detenuto, che doveva sottoporsi ad un esame sanitario mentre era all' ospedale 'Vito Fazzi', ha rubato la pistola ad uno dei due agenti di polizia penitenziaria che lo accompagnavano cominciando a sparare all'impazzata. Il bilancio è di tre feriti - un poliziotto penitenziario, un vigilante e un utente del nosocomio. 

L'uomo è l'ergastolano Fabio Perrone, di 42 anni responsabile di un omicidio avvenuto il 28 marzo 2014 a Trepuzzi (Lecce). Doveva sottoporsi ad una colonscopia. Dopo che gli sono state sfilate le manette per poter eseguire l'esame, Perrone ha sfilato la pistola dalla fondina di uno dei poliziotti penitenziari che lo scortavano e ha sparato almeno 12 colpi di pistola calibro 9 ferendo alle gambe, in modo lieve, un agente penitenziario e un utente della struttura ospedaliera. Poi è fuggito ed è salito su un'auto con la quale ha travolto un vigilante in servizio alla portineria del nosocomio. Quest'ultimo è ferito ed in stato di shock. Si è impossessato dell'auto, dopo aver puntato la pistola alla tempia della donna che era alla guida della sua Yaris.

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«Fossano non deve morire», in piazza i dipendenti Michelin

Cuneo “Fossano non deve morire”: questo il cartello esposto stamane (mercoledì 4 novembre) dai lavoratori davanti allo stabilimento di Fossano della Michelin (400 addetti) che chiuderà entro la fine del 2016 . I leader sindacali annunciano «lotta dura». Nel piazzale si sono ritrovati centinaia di lavoratori fra i quali anche una delegazione da Cuneo (il turno di notte ha scioperato con una partecipazione dell’80%) e dipendenti dell’Alstom di Savigliano. Bandiere, interventi e un corteo che ha bloccato per circa un’ora la statale di fronte alla fabbrica. Tra gli interventi anche quello del segretario Fiom Maurizio Landini: «Dobbiamo lavorare insieme per far cambiare idea alla Michelin. L’unità dei lavoratori è già riuscita altre volte a cambiare i piani aziendali di multinazionali. I lavoratori devono rimanere uniti. Non è questo il metodo di comunicare, l’azienda deve parlare prima con i diretti interessati. L’obiettivo ora è aprire un tavolo di confronto nazionale».

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La grande paura a Sharm el-Sheikh

Voli cancellati, disdette, governi che lo sconsigliano. Il disastro dell’Airbus affonda la perla del Mar Rosso e danneggia i nostri operatori. Ecco come stanno reagendo gli addetti ai lavori fra l’Italia e l’Egitto


LE COMPAGNIE AEREE
Dall’Italia resta Meridiana. Voli regolari da Istanbul e Mosca
Avanti, in ordine sparso. Ma comunque avanti, in molti casi. Le compagnie aeree sono state le prime, per ovvie ragioni, a reagire al disastro aereo sul Sinai. E l’hanno fatto senza un criterio unico. Allo stop di tutti i voli britannici verso Sharm – compresi quelli di Easyjet da Malpensa – ieri è seguito il blocco anche delle compagnie olandesi. E poi quello di Lufthansa e delle sue controllate Edelweiss ed Eurowings. Ma la situazione è, più che fluida, caotica. E fino a ieri molte aerolinee continuavano come se nulla fosse successo. È il caso di Meridiana, che dall’Italia verso la località egiziana fa rotta quattro giorni su sette, tra charter e voli di linea. E ieri ha vissuto una giornata normale, nonostante tutto. Ad Ancona alle 15.55 è atterrato il volo in partenza da Sharm, carico di 168 passeggeri. Lo stesso aereo è partito alle 16.55 con 55 viaggiatori a bordo, e - fa sapere l’azienda - sole due rinunce tra chi aveva acquistato il biglietto. «I voli italiani non sono stati interrotti», ha confermato la Farnesina verso sera. Easyjet a parte, ovviamente. L’Enac intanto disponeva controlli di sicurezza supplementari per tutte le compagnie aeree nazionali. Pure da Mosca si continua a volare da e verso Sharm.

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giovedì 5 novembre 2015

L'Inps svela le proposte sulle pensioni: contro la povertà prelievi da 250mila assegni d'oro

Contro la povertà che colpisce chi ha più di 55 anni e non ha ancora maturato i requisiti per la pensione. Da oltre 4.000 percettori di vitalizi si possono recuperare 87 milioni. L'Istituto propone anche un reddito minimo da 500 euro. Il documento in 16 articoli: "Non per cassa ma per equità". Costo: 160 mln nel 2016, 3 miliardi dal 2019 

MILANO - A pochi giorni dalle polemiche che hanno seguito la proposta del presidente dell'Inps, Tito Boeri, sul taglio al vitalizio dei politici, l'Istituto della previdenza ha pubblicato sul suo sito il documento che contiene le proposte consegnate al Governo nel giugno 2015: "Non per cassa ma per equità", il titolo suggestivo. Una decisione che farà storcere il naso ad alcuni, basti pensare la stoccata di Cesare Damiano - presidente della Commissione Lavoro della Camera - che ha invitato l'Istituto a fare il suo lavoro, che non è proporre leggi.

In ogni caso, il documento svela la posizione dell'Inps, destinata con ogni probabilità ancora a far discutere. Contro la povertà che colpisce chi ha più di 55 anni e non ha ancora maturato i requisiti per la pensione, l'Inps propone ad esempio di reperire risorse in vari comparti, tra cui 250.000 pensioni d'oro e oltre 4.000 percettori di vitalizi


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Mafia Capitale, via al processo. Il legale di Carminati: "Parlerà ma non ha rivelazioni da fare"

Ressa nella cittadella giudiziaria di piazzale Clodio. E l'avvocato di Buzzi presenta una nuova richiesta di patteggiamento, già respinta in precedenza dalla procura: "A Roma la mafia non esiste". Odevaine: "Ho fatto degli errori, sto collaborando". Scintille tra i legali della difesa e i pm. No dei giudici alla presenza in aula dei vertici dell'organizzazione

Massimo Carminati "è pronto a parlare" e "si difenderà" anche se "non ha rivelazioni da fare", Salvatore Buzzi non ancora. I due personaggi chiave dell'inchiesta di Mafia Capitale - l'ex Nar e il capo delle cooperative, ritenuti a capo dell'organizzazione che fino allo scorso anno ha operato a Roma e nel Lazio corrompendo pubblici funzionari, amministratori di società ed esponenti politici - nell'aula Occorsio del tribunale di Roma dove si è aperto oggi il maxi processo appaiono solo in video. Collegati, per ragioni di sicurezza, dai rispettivi carceri in cui sono detenuti: il primo a Parma, il secondo a Tolmezzo, provincia di Udine. Una decisione che ha provocato subito lo scontro tra i legali, schierati a favore del ritiro del provvedimento, e i pm, decisi a tenerli fuori, come poi confermato dai giudici che hanno respinto le richieste della difesa.
  

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mercoledì 4 novembre 2015

Elena Ceste, il marito Buoninconti condannato a trent'anni

Il giudice Roberto Amerio ha accolto le tesi dell'accusa, che aveva chiesto il massimo della pena nel processo di primo grado col rito abbreviato

Michele Buoninconti è stato condannato a trent'anni per l'omicidio e l'occultamento di cadavere della moglie, Elena Ceste. Il giudice Roberto Amerio ha accolto le tesi dell'accusa, che aveva chiesto il massimo della pena nel processo di primo grado col rito abbreviato. Il giudice ha anche assegnato un risarcimento di 300mila euro per ciascuno dei quattro figli, di 180mila euro per i genitori e la sorella, e di 50 mila euro per il cognato.

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CRISI: NELL’ULTIMO TRIMESTRE IL PIU’ ALTO NUMERO DI FALLIMENTI MAI REGISTRATO

Nel terzo trimestre del 2015, i fallimenti in Italia tornano ad aumentare. E` quanto emerge dall`Osservatorio trimestrale sul Commercio e Turismo condotto da Confesercenti.

La ricerca evidenzia che dopo i risultati positivi di aprile-maggio-giugno, a luglio, agosto e settembre di quest`anno sono state infatti ben 530 le imprese di commercio e turismo che hanno portato i libri in tribunale dichiarando fallimento.
“Si tratta – sottolinea lo studio – del dato trimestrale più alto dal 2009, inizio delle serie storica, superiore del 5,6% ai 502 fallimenti dello stesso periodo dello scorso anno e di oltre il 123% rispetto a quelli registrati nel terzo trimestre 2009.
In media, nei primi nove mesi dell`anno 2015, hanno avviato le procedure fallimentari circa 7 negozi o attività turistiche al giorno, per un totale che supera le 1.860 unità, solo 70 meno dello stesso periodo del 2014.

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Volkswagen: nuove irregolarità su 800mila auto diesel, ora il problema è il CO2

Dopo i guai con l' NOx (ossidi di azoto), secondo lo stesso colosso tedesco ci sarebbero emissioni eccessive anche di CO2 (anidride carbonica). Possibili costi per due miliardi. E in nord America la Porsche sospende le vendite della Cayenne diesel 4x4
 
Non solo NOx (ossidi di azoto), ora le irregolarità dei gas di scarico delle Volkswagen sarebbero anche nel CO2 (anidride carbonica). Ad ammetterlo è la stessa Volkswagen dopo un'approfondita indagine ordinata dal Cda: lo scandalo dei veicoli con i software anti inquinamento ha fatto emergere ulteriori irregolarità sui livelli di CO2 relative a 800mila veicoli.

Secondo il colosso di Wolfsburg non è ancora possibile una stima affidabile della portata di tali irregolarità ma che una "stima preliminare indica rischi economici approssimativamente per 2 miliardi di euro".


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martedì 3 novembre 2015

Annuncio choc di Michelin: il gruppo francese taglierà 578 posti di lavoro in Italia entro il 2017

Quattrocento esuberi a Fossano in provincia di Cuneo dove lo stabilimento verrà chiuso entro un anno, altri tagli previsti ad Alessandria (30 addetti), Torino (120) e Tribano (28)

Il produttore di pneumatici Michelin ha annunciato la chiusura di tre impianti in Europa di cui uno in Italia: entro la fine del 2016 chiuderà il sito di Fossano in Italia e quello di Oranienburg in Germania e prevede di chiudere, entro la metà del 2018, anche quello di Ballymena nel Regno Unito. Sono complessivamente quasi 1.500 i dipendenti interessati da queste chiusure. «Per finanziare questi progetti di ristrutturazione» il Gruppo Michelin, si legge in un comunicato, registra un accantonamento di circa 280 milioni di euro di perdite nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2015”»

Il gruppo francese riorganizza, quindi, le sue attività in Italia, nel Regno Unito e in Germania spiegando nella nota che «in Europa impiega oltre 65 mila persone e dispone di 40 stabilimenti di produzione che rappresentano il 40% dell’attività del Gruppo. Ma la concorrenza e la crisi economica degli ultimi anni hanno messo a dura prova il mercato europeo degli pneumatici. Per mantenere la sua posizione di produttore leader produttore e continuare a sviluppare in Europa, il gruppo ha deciso di consolidare il proprio posizionamento sulla produzione ad alto valore aggiunto».


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Unicredit rivede il piano: 12 mila esuberi

Le ricadute in particolare in Austria e Germania, Ma uscite anche in Italia

Nell’aggiornamento del piano industriale al 2018 Unicredit potrebbe presentare 12 mila esuberi con ricadute in particolare per Austria e Germania. Ad una decina di giorni dalla diffusione della trimestrale (con il consensus che fissa l’utile a 458 milioni) e, soprattutto, delle linee strategiche, arrivano da Bloomberg i rumor di un incremento dei tagli dopo le ipotesi di 10 mila uscite emerse non meno di due mesi fa.

Numeri che sono ancora sotto revisione e che il gruppo di Piazza Gae Aulenti non commenta. Lo fanno però i sindacati che incontreranno l’azienda il 10 novembre, alla vigilia della presentazione del piano. «In questo momento si vuole spostare l’attenzione mediatica sul nuovo piano industriale e distoglierla dai problemi legati alla governance del gruppo», denuncia il segretario della Fabi, Lando Sileoni.

«Le gravi colpe della governance, del management e le scelte sbagliate della loro politica industriale, non possono ricadere sulle lavoratrici e sui lavoratori», aggiunge il segretario della Uilca, Massimo Masi. Nelle ultime settimane Unicredit ha dovuto gestire i contraccolpi d’immagine per l’inchiesta della Dda di Firenze sugli affidamenti al gruppo Bulgarella. La vicenda vede coinvolti, come indagati (con l’aggravante del favoreggiamento alla mafia), il vice presidente Fabrizio Palenzona, il suo braccio destro Roberto Mercuri e i manager Massimiliano Fossati (nominato da poco chief risk officer in sostituzione Alessandro Decio) e Alessandro Cataldo (a capo del corporate Italia).

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Aereo caduto sul Sinai, satellite Usa rileva un “lampo di calore”

Roma - Spuntano nuovi indizi sul disastro dell’aereo russo precipitato nel Sinai , causando la morte di 224 persone. Un satellite statunitense, dotato di telecamere a infrarossi, ha rilevato un “lampo di calore” al momento dell’incidente dell’aereo russo Metrojet nel Sinai.

Missile o esplosione a bordo?
I servizi segreti Usa e funzionari militari stanno analizzando i dati. Visto il tipo di ripresa, satellitare ossia da una grande altitudine che schiaccia ogni prospettiva, non è ancora chiaro se questo “lampo” si sia verificato a mezz’aria - alimentando l’ipotesi dell’esplosione di una bomba a bordo o di un problema a un motore che avrebbe preso fuoco - o sul terreno, fornendo elementi a quella considerata minoritaria di un missile lanciato da terra. Missile che solo un esercito di uno stato può avere per abbattere un aereo che vola a quasi 10mila metri di quota.

Esperti al lavoro
«Il numero dei “lampi di calore” è fondamentale», ha detto l’analista dell’aviazione Usa, Miles O’Brien. «Se uno solo è stato rilevato, questo in qualche modo potrebbe allontanare il lancio di un missile e portare all’idea di un’esplosione a bordo dell’aereo», ha aggiunto.

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“Elementi anomali sul luogo dello schianto dell’aereo russo in Sinai”

 

 

Vatileaks 2, arrestati per fuga di documenti segreti Vallejo Balda e Francesca Immacolata Chaouqi

Possibili provvedimenti contro libri. Il Papa informato, approva misure 

Secondo capitolo della vicenda Vatileaks. Un monsignore in cella. Una ex collaboratrice laica del Vaticano anch'essa arrestata, e in breve rilasciata perché ha immediatamente collaborato con le indagini. Sono questi, finora, i contorni della nuova bufera giudiziaria scoppiata Oltretevere per la rinnovata azione dei "corvi", la fuga di notizie e carte segrete finite in inchieste giornalistiche e ora in due libri di imminente uscita. Un nuovo, bruciante caso 'Vatileaks' a distanza di tre anni e mezzo da quello che portò in cella l'ex maggiordomo papale Paolo Gabriele per i documenti trafugati nella segreteria di Benedetto XVI.

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lunedì 2 novembre 2015

Nuovo redditometro 2015: meno statistica, più realtà

Il nuovo redditometro 2015 recepisce le osservazioni formulate a suo tempo dal Garante Privacy

Fisco 7Il nuovo redditometro 2015 recepisce le osservazioni formulate a suo tempo dal Garante Privacy e si basa su indicatori di capacità contributiva aggiornati, da utilizzare per gli accertamenti sintetici relativi a 2011 e 2012. Ecco una sintesi per punti delle principali novità.
  1. Le spese medie ISTAT sono state escluse dal paniere di rifermento. Non ci si baserà quindi più sulle stime ISTAT per desumere il tenore di vita del contribuente e per misurare le sue spese quotidiane per i vari beni, da quelli di prima necessità fino a quelli voluttuari. Il Garante della Privacy, infatti, nel 2013 aveva vietato all’Agenzia delle Entrate di utilizzare le medie ISTAT nella ricostruzione del reddito dei contribuenti, ritenendo che gli elementi informativi riferiti a standard di consumo medio familiare non fossero riconducibili in maniera attendibile al singolo individuo, se non con notevoli margini di errore. La stessa Agenzia delle Entrate, nel 2014, aveva poi accolto le osservazioni del Garante e aveva precisato che le spese per beni e servizi di uso corrente, determinate con esclusivo riferimento alla media ISTAT della tipologia di nucleo familiare e area geografica di appartenenza, non sarebbero state prese in considerazione per la selezione dei contribuenti da sottoporre a controllo sintetico.
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Le donne con il sedere grosso e i fianchi larghi sono più intelligenti: lo rivelo lo studio

ROMA - Donne, avete i fianchi larghi e il sedere non troppo magro? Non abbiate paura: uno studio rivela che siete più intelligenti rispetto alle vostre 'colleghe' più slim. Gli scienziati dell'Università di Oxford, infatti, hanno eseguito un esame su 16.000 donne sposate e ragazze madri:

"Le donne con il sedere grosso sono più intelligenti della media ed anche più sane, almeno stando ai risultati che emergono dal nostro studio. Tutto merito degli acidi grassi omega 3, che oltre a migliorare le performance intellettuali ed abbassare i livelli di colesterolo e glucosio, sarebbero i diretti responsabili dei fianchi larghi e contribuirebbero allo sviluppo dei glutei".

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