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domenica 10 aprile 2016

La guerra del latte, sessanta aziende costrette a gettare la produzione perché Parmalat non rinnova il contratto

L’assessore Mai: <Liguri, andate a comprarlo negli erogatori di latte crudo>

Parmalat non rinnova il contratto ai produttori del genovesato. L’azienda, ora in mano ai francesi, vuole pagare il latte 25 centesimi, meno di quanto costi produrlo. Quello che arriva dall’estero costa meno di quello, di ottima qualità, prodotto in Italia. Così il prezioso alimento da oggi finisce nelle letamaie.<Ne abbiamo dovuto buttare più di mille litri proprio oggi – dice Elisabetta Ottonello, dell’azienda Lavagè di Rossiglione -. Noi in parte lo caseifichiamo, la il resto non resta che buttarlo. È un disastro>. Moltissime sono le aziende del genovesato messe in ginocchio dall’azienda alimentare ormai straniera. L’azienda Lavagè era uno dei 60 fornitori sul territorio.

(<Munte 44 vacche, 1400 litri di latte nella letamaia!!!> così Elisabetta Ottonello commenta la situazione orierna nella sua azienda)
 <Se il latte genovese finisce nel letame, nel vero senso del termine, è grazie alle assurde politiche europee che hanno permesso l’ingresso in Italia di imponenti quantitativi di latte dall’estero a costi molto bassi, innescando una concorrenza sleale che sottopone oggi i nostri produttori a ricatti economici e porta alla distruzione del settore> Lo dice l’assessore regionale all’agricoltura Stefano Mai, intervenendo in merito al mancato rinnovo del contratto da parte di Parmalat per l’acquisto del latte dei produttori della Cooperativa Val Polcevera. <Con prezzi al litro che raggiungono addirittura i 10 centesimi, cioè neppure la metà del costo di produzione, i nostri produttori non possono andare avanti. È necessario rendere al più presto obbligatoria la tracciabilità delle materie prime utilizzate per i prodotti lattiero-caseari: sarebbe un primo passo, ma la soluzione potrebbe venire da una completa riprogettazione del sistema.

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sabato 9 aprile 2016

Dal Cairo solo un mini-dossier: fallisce l’indagine su Regeni

Roma - Il richiamo per consultazioni a Roma dell’ambasciatore italiano in Egitto è la «misura immediata», la prima, a seguito del mancato cambio di marcia sulle indagini per chiarire la tragica morte di Giulio Regeni e, sugli altri passi, «ci lavoreremo nei prossimi giorni». Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, a Tokyo per partecipare al G7 degli Esteri di Hiroshima di domani e lunedì, rimanda a quanto detto di recente in parlamento. «Ricordo sempre gli aggettivi che ho usato e cioè che adotteremo misure immediate e proporzionali: questo ci siamo impegnati a fare e questo faremo».

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Moby Prince: 25 anni fa l''Ustica del mare', 140 vittime

Tre inchieste ma tanti dubbi parenti, ora commissione Parlamento


I familiari delle vittime l'hanno chiamata anche l''Ustica del mare': nessun colpevole, tanti misteri. Di certo è la più grande tragedia della marina mercantile italiana: 140 morti, 75 passeggeri e 65 membri dell'equipaggio, un unico sopravvissuto, il mozzo Alessio Bertrand che si salvò rimanendo aggrappato a una balaustra e che ha scelto l'oblio: "Non voglio parlare, perché se parlo sto male", ha detto all'ANSA.

Domenica saranno 25 anni dal disastro del Moby Prince, il traghetto della Navarma che alle 22:03 del 10 aprile del 1991 mollò gli ormeggi a Livorno diretto a Olbia. Meno di mezz'ora dopo, quando ancora si trovava nella rada del porto toscano, la collisione con la petroliera Agip Abruzzo, la prima nave ad essere soccorsa, nessuna vittima tra quanti erano a bordo. Per quasi un'ora invece nessuno si accorse che il Moby era alla deriva completamente avvolto dalle fiamme. Dal traghetto fu lanciato, alle 22:26, il may day: "Siamo in collisione...siamo in fiamme...occorrono i vigili del fuoco...compamare se non ci aiuti prendiamo fuoco". Ma alla sala radio della capitaneria di porto di Livorno arrivò un segnale debolissimo e non fu sentito.

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venerdì 8 aprile 2016

Terrorismo, tv belga: "Arrestato Mohamed Abrini"

Era insieme a Salah Abdeslam sull'auto poi usata per le stragi di Parigi. Secondo una rete televisiva potrebbe essere "l'uomo col cappello" all'aeroporto di Zaventem

BRUXELLES - Uno dei super-ricercati per le stragi di Parigi, Mohamed Abrini, è stato arrestato. Lo riferisce la tv pubblica belga VRT, secondo la quale Abrini potrebbe essere "l'uomo col cappello" che ha accompagnato i due attentatori dell'aeroporto di Zaventem. Con lui sarebbe stata arrestata un'altra persona, che potrebbe essere Osama K., colui che accompagnava Khalid El Bakraoui, l'attentatore che il 22 marzo si è fatto esplodere nella metropolitana di Bruxelles.

Abrini, sempre secondo quanto riferisce la tv belga Vrt, sarebbe stato arrestato nella zona di Anderlecht, un quartiere periferico di Bruxelles adiacente a Molenbeek.


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Il degrado si allarga anche alla memoria a Novi Ligure (AL)

Un piccolo fatto dal grande valore, negativo purtroppo 

Dopo lo sfregio portato alla piazza della Stazione con l’abbattimento degli alberi secolari per sostituirli con un ammasso di ferraglia oggi arrugginita e degradata al fine di realizzare un “Movicentro” che non movimenta proprio nulla perché le corriere continuano ad essere allocate in quel “budello” che è diventato via Pietro Isola e dopo l’inaugurazione del “Monumento alla Costituzione” ben presto lasciato  in balia delll’incuria e delll’inedia e dopo la realizzazione del tanto demagogicamente celebrato “piano bike-sharing” le cui colonnine ormai da anni “sbiciclettate” diventando,  questo sì un monumento allo spreco del denaro pubblico, ecco oggi, senza considerare la fontanella ormai non più funzionante da almeno tre mesi, aggiungersi alla lista un altro sfregio: ovvero la rimozione avvenuta ad opera di mani ignote della targa dedicata alla memoria dei giudici antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. 

Oggi quella targa è stata completamente rimossa.

 

Come “l’inchiostro fresco” da parte nostra, per preservare la memoria storica di quanto è accaduto nell’ultimo decennio del secolo scorso e per mantenere viva l’attenzione sulla Costituzione tanto elogiata quanto disattesa ed oggi oggetto di un suo stravolgimento che sta avvenendo a colpi di Maggioranza e non in un’apposita sede, abbiamo portato e stiamo portando ogni anno le scuole dell’Oltregiogo in visita al Monumento alla Costituzione, illustrando agli alunni anche le figure dei due giudici, Falcone e Borsellino, periti in due micidiali attentati mafiosi allo Stato.

Foto SHOCK! Quanta sabbia sulla neve! Così vanno in fumo i ghiacciai!

L'immagine parla da sola, ci mancava solo la depressione africana...

 

La sabbia del Sahara da alcuni giorni sta «tingendo» di rosso la neve in Alto Adige. Il fenomeno è piuttosto frequente, ma questa volta è particolarmente visibile, come dimostra una foto della val Martello ad oltre 2.600 metri, postata su Twitter dal meteorologo della Provincia di Bolzano Dieter Peterlin. «La causa è una forte corrente da sud che si attenuerà, però, con le precipitazioni previste nei prossimi giorni» spiega lo stesso Peterlin.
Come detto non si tratta di una novità assoluta per il territorio altoatesino. Ciclicamente, infatti, i venti meridionali portano i granelli del deserto anche alle nostre latitudini.


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Fermata la figlia della donna uccisa a Vercelli

Cristina Carenzo portata questa sera in carcere a Vercelli

È stata ammazzata di botte, prima a mani nude poi con un corpo contundente. Questa la tragica fine di Franca Ranghino, 81 anni, il cui cadavere è stato trovato oggi nella villetta alla periferia di Vercelli della figlia, Cristina Carenzo. A dare l’allarme, questa mattina, è stata proprio quest’ultima, ascoltata a lungo dalla polizia e dal sostituto procuratore Serafina Aceto, che questa sera - dopo un lungo interrogatorio - ne ha disposto il fermo: l’avrebbe uccisa in un raptus, al culmine di un violento litigio.

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mercoledì 6 aprile 2016

Torna il maltempo con freddo, pioggia e temperature in calo di 10 gradi

Da giovedì a domenica possibili anche nevicate sulle Alpi. Da lunedì dovrebbe tornare il sereno


Le temperature calde degli ultimi giorni hanno le ore contate. Sta arrivando una nuova perturbazione dal Nord Europa che tra giovedì e venerdì, e fino a domenica, porterà l’ennesimo peggioramento stando alle previsioni del sito 3bmeteo.com. Prepariamoci, dunque, a pioggia, temporali, vento e freddo, con la colonnina di mercurio che scenderà anche di dieci gradi.

Maltempo in arrivo: tutti i dettagli
 
TEMPERATURE IN FORTE CALO
Dopo le temperature eccezionalmente miti di questi giorni, i valori termici inizieranno a diminuire soprattutto tra venerdì e sabato quando farà il suo ingresso l’aria più fredda in discesa dal Nord Europa. In particolare al Nord, centrali tirreniche e sulle Isole Maggiori si potranno perdere fino ad oltre 8-10 gradi.

NEVE SULLE ALPI
Come conseguenza del calo termico la neve tornerà a far la sua comparsa su Alpi ed Appennino, a tratti fin sotto i 1500m, specie tra venerdì e sabato.

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MALTEMPO: tutte le PRECIPITAZIONI del WEEK-END

La Gelmini dice basta alle multe: l’annuncio però è nel posto sbagliato

La Gelmini in questo video postato sul suo profilo Facebook contrasta la politica del Comune di Milano sulle multe ma non si accorge che lo fa davanti a delle auto parcheggiate in divieto di sosta. Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità, dopo aver visto il filmato ribatte: “Questa candidata davanti a tre auto in sosta irregolare dice basta multe. É la stessa del tunnel dei neutrini dalla Svizzera al Gran Sasso

Il video

Persone scomparse in aumento, sono 34.562

In maggioranza minori stranieri che si allontanano da centri

In deciso aumento le persone scomparse in Italia: al 31 dicembre 2015 sono 34.562 (il monitoraggio parte dal 1974), ben 5.328 in più rispetto al 31 dicembre del 2014. La maggior parte sono stranieri (25.857 contro gli 8.705 italiani) e minorenni (21.240, di cui 19.328 stranieri). I dati emergono dall'ultima relazione semestrale del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, presentata oggi al Viminale dal sottosegretario all'Interno, Domenico Manzione e dal commissario straordinario, prefetto Vittorio Piscitelli.

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Bagnoli: Renzi a Napoli, tensione al corteo. Premier: "Il più grande recupero della storia"

Striscione "Napoli sfiducia Governo Renzi" e pupazzo Pinocchio

Scontri a corteo anti-Renzi © ANSA

"Non date ascolto alle ricostruzioni farlocche: a Bagnoli non c'è nessuna cementificazione. Bonifichiamo le terre, bonifichiamo il mare: stiamo procedendo alla più grande opera di recupero ambientale della storia italiana. Vale più di dieci abbattimenti di ecomostri. Con buona pace delle polemiche di chi per anni non ha mosso un dito. Noi siamo quelli che messi davanti alle responsabilità, non ci prendiamo paura. Abbiamo promesso di sbloccare l'Italia. E lo faremo, con umiltà e coraggio". Lo afferma Matteo Renzi.

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martedì 5 aprile 2016

Panama Papers, il “tesoro” della famiglia Le Pen

Parigi - Panama Papers comincia a fare vittime nel mondo politico internazionale. Il premier islandese Gunnlaugsson ha rassegnato le dimissioni, dopo un goffo tentativo di sciogliere il parlamento.

Intanto in Francia nel caso viene coinvolta la famiglia Le Pen. Non solo Marine, anche Jean-Marie Le Pen è direttamente coinvolto nello scandalo finanziario di Panama Papers.
Secondo Le Monde, una parte della ricchezza nota come «il tesoro» del fondatore del Front National è stata dissimulata attraverso la società offshore Balerton Marketing Limited, creata nei Caraibi nel 2000.

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Petrolio, l'Anm risponde a Renzi: "Parole inopportune"

Dura replica della sezione Basilicata dell'Associazione nazionale magistrati al discorso del segretario dem alla Direzione del Pd: "Insinuazioni viziate da un interesse di parte". Lui su Facebook: "Non accuso i pm ma un sistema che non funziona". Fermato il Blitz M5s a Tempa Rossa. Depositata mozione di sfiducia. Nuovo ministro del Mise in settimana

POTENZA - All'indomani delle parole del Presidente del Consiglio Matteo Renzi che, durante la direzione del Pd aveva paragonato temporalmente le inchieste della Procura di Potenza sul petrolio alle Olimpiadi, arriva, dura, la replica del presidente della sezione della Basilicata dell'Associazione nazionale magistrati (Anm), Salvatore Colella: "Le dichiarazioni di Renzi sono inopportune nei tempi ed inconsistenti nei fatti. Inopportune perché arrivano in un momento molto delicato dell'inchiesta, con un intervento 'a gamba tesa' e le sue insinuazioni sono quantomeno viziate da un interesse di parte, inconsistenti perché smentite, solo poche ore dopo, da un pesante verdetto di condanna contro i vertici della Total nel processo 'Totalgate'".

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Al via la missione anche alessandrina per ricostruire una scuola in Nepal


ALESSANDRIA - Sono due posti lontanissimi ma ora assai vicini. Alessandria e il Nepal hanno un percorso da condividere grazie alla sensibilità e alla passione di un progetto curato dall'alessandrino Giorgio Pieri e Salvatore Belluardo, vigile del Fuoco di Cremona. Entrambi sono stati protagonisti, l'estate scorsa, di un viaggio umanitario in Nepal. In quella avventura i due amici decisero di portare un po' di sostengo alle popolazioni pesantemente provate dal terremoto. Proprio quella missione però permise di conoscere una scuola di montagna, andata completamente distrutta dal sisma, situata nel distretto di Nuwakot, distante circa 45 km dalla capitale Kathmandu. In quel posto sperduto e lontano dai luoghi turistici Giorgio e Salvatore hanno coltivato il sogno di ricostruire l'edificio ai bambini nepalesi. Un sogno che ha trovato l'adesione di molti soggetti che ora, direttamente e indirettamente, accompagneranno i due protagonisti della missione. "In questo nuovo viaggio - hanno spiegato Giorgio e Salvatore - porteremo un bagaglio prezioso, il sostegno della gente, l’appoggio di Enti e delle Amministrazioni del nostro paese. Dall’Italia, dalle città di Alessandria, Cremona e Genova partirà un team formato da 9 persone, con competenze specifiche: medici, fotografi, insegnanti, architetti e manager di PASSOdopoPASSO, svolgeranno attività diversificate tutte mirate a consolidare l’impegno che è stato preso con i bambini e gli abitanti del villaggio. Arrivati a Kathmandu sarà predisposta la logistica e procurato il materiale medico e scolastico da trasportare al villaggio; determinanti saranno i contatti già predisposti con il General Agreement e le autorità locali nepalesi per arrivare a stilare accordi che devono garantire entrambi le parti nella ricostruzione.

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lunedì 4 aprile 2016

Meteo a 7 giorni: gli ACQUAZZONI torneranno ad innaffiare l'Italia da giovedì 7

Confermata la fase instabile che diverrà realtà sull'Italia tra giovedì e domenica. Vediamone i dati salienti. 


Dopo essersi colorata di rosso, stante le temperature sopramedia degli ultimi giorni, la nostra Penisola tornerà a colorarsi di verde nei quadri precipitativi espressi dagli elaborati.
L'aria africana detterà legge fino alla giornata di mercoledì 6 aprile, poi la situazione tenderà a cambiare. Merito (o demerito) di due perturbazioni che racchiuderanno l'Italia in una sorta di "tenaglia instabile" che si protrarrà per tutto il fine settimana.
La prima cartina ci mostra la previsione delle precipitazioni attese in Italia nella giornata di venerdì 8 aprile.

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Tra venerdì e sabato tornano FREDDO e NEVE sui monti: più colpite Sardegna, Valle d'Aosta e Lazio!

Cresce la spesa per le famiglie, pressione fiscale in lieve calo

Aumenta anche il potere d'acquisto, costante la propensione al risparmio. In lieve calo la pressione fiscale, che nel 2015 si attesta al 43,5%. Il rapporto deficit-Pil al 2,6%, migliora di 0,4 punti sul 2014

La spesa delle famiglie per consumi finale sale ancora, registrando un aumento dell'1,0% nel 2015 (era +0,8% nel 2014). Lo rileva l'Istat, sottolineando come nell'ultimo trimestre dell'anno il rialzo sia stato pari allo 0,4% a livello congiunturale e all'1,5% in termini tendenziali. Il potere di acquisto delle famiglie consumatrici, ovvero il loro reddito reale, è aumentato nel 2015 dello 0,8%. Si tratta del primo rialzo da otto anni, dal 2007, prima dello scoppio della crisi. Lo rileva l'Istat che però guardando all'ultimo trimestre dello scorso anno registra una flessione della capacità di spesa, almeno a livello congiunturale (-0,7%). 

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domenica 3 aprile 2016

Si stendono 'a freccia' e fanno catturare i ladri

Elicottero della polizia segue indicazioni e rintraccia malviventi

 Freccia umana © Ansa


Un elicottero della polizia bracca dall'alto due ladri in fuga in aperta campagna. A un certo punto gli agenti perdono le tracce. Dei bambini, cher giocavano alla caccia a tesoro delle uova di Pasqua, si accorgono di tutto e, conoscendo la direzione dei fuggiaschi si stendono a terra simulando una freccia da indicazioni. Dall'elicottero comprendono e seguendo la direttrice indicata dai bimbi ritrovano i ladri e permettono da terra di farli arrestatare. E' accaduto in Inghilterra.

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La crisi del latte fa paura: “A rischio posti di lavoro”. E l’appello: “Difendiamo il Made in Italy”

Gli allevatori alessandrini in piazza a Torino con gli altri colleghi da tutto il Piemonte


Alessandria
In migliaia in piazza a Torino per difendere il Made in Italy, sventolando le bandiere gialle Coldiretti e parlando di produzioni «vere», genuine. Fra loro - agricoltori, allevatori, produttori, consumatori, dirigenti - anche tanti alessandrini che hanno voluto partecipare alla manifestazione per difendere il latte italiano e l’Italia, in generale.

VENTI AZIENDE IN PROVINCIA
In provincia, ci sono venti aziende che producono quasi cinque milioni di latte vaccino all’anno (di cui 7 vendita diretta e le altre conferiscono a un caseificio), mentre sono 18 quelle che si occupano della produzione di latte caprino (32 mila litri all’anno, 15 effettuano vendita diretta). In piazza a Torino per difendere non solo tutto il comparto zootecnico ma l’agricoltura italiana, in generale, c’erano anche Daniele Dinosio di Carentino, Vanda Borreani di Acqui, Marco Bocchio di San Giuliano, Sergio Panizza di San Michele, Pierguido Degiorgis di San Salvatore e Valentina Binno di Masio.
Sono tutti allevatori piemontesi colpiti dalla più grave crisi del comparto lattiero-caseario degli ultimi anni che, come spiegano da Coldiretti, «sta mettendo a rischio solo in Piemonte ottomila posti di lavoro». «Una mobilitazione - ha spiegato il direttore della Coldiretti di Alessandria Leandro Grazioli, che era in piazza - che ha voluto essere un momento evocativo di straordinaria importanza. Bisogna trovare tempestivamente soluzioni alle problematiche più urgenti». Quali? Il problema dei mercati e quindi dei prezzi, dei mancati pagamenti Pac. Ma è importante anche parlare «in positivo», di cosa fare per uscirne.

LA MINACCIA DALL’ESTERO
Con il Psr (Programma di Sviluppo Rurale) sono stati erogati all’agroindustria lattiero-casearia quasi 30 milioni di euro e con quello 2014-2020 sono previsti oltre 90 milioni di risorse comunitarie per l’intero comparto agroindustriale. «Non è ammissibile – dice il presidente Roberto Paravidino - che queste importanti risorse servano alla trasformazione del latte estero, all’importazione diretta di latte filtrato, concentrati e di cagliate. 

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Allevatori ancora in piazza per la «guerra del latte»

 

Una mozzarella su quattro non è fatta con il latte

 

Il latte che beviamo non è italiano: in 3 cartoni su 4 c’è quello straniero

 

 

Roma, esplosione in un bar: una vittima

Roma - È morto il dipendente rimasto intossicato nell’incendio avvenuto nel bar Ciampini, al centro storico di Roma. Si tratta di un filippino che era stato recuperato in gravissime condizioni dai vigili del fuoco subito intervenuti e quindi trasferito all’ospedale Santo Spirito, distante poche centinaia di metri dal bar.

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sabato 2 aprile 2016

Bimbi del Nepal a scuola grazie agli studenti della Carducci Vochieri

Il progetto “Attraverso i miei occhi” unisce virtualmente gli alunni in un’amicizia a distanza: “Non vogliamo limitarci a ricostruire la scuola, ma daremo agli studenti nepalesi un orizzonte più ampio”
Alessandria - Tra Alessandria e Kathmandu ci sono 6.875 chilometri ma ad accorciare le distanze penseranno gli alunni della Carducci Vochieri di Alessandria, con alcuni compagni della scuola Straneo, grazie al progetto «Attraverso i miei occhi» dell’associazione Passo dopo passo, che lavora per la ricostruzione post terremoto della Khaniyakharka School di Nuwakot. Con disegni, video, foto e testimonianze a cui lavorano da settimane gli oltre 400 alunni di 21 classi (11 delle elementari e 3 delle medie della Carducci Vochieri più 3 della media Straneo) prenderanno virtualmente la mano ai coetanei nepalesi, per stringere un’amicizia a distanza e condividere emozioni ed esperienze proprie della loro età a qualsiasi latitudine. «Non vogliamo limitarci a ricostruire la scuola fisicamente, con le risorse che stiamo raccogliendo - spiegano Giorgio Pieri e Salvatore Belluardo, vigili del fuoco che hanno lanciato l’iniziativa - ma dare ai bimbi che la frequenteranno un orizzonte più ampio».

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Liguria, 1.495 bambini tolti a genitori “incapaci”

Genova - «Gli ultimi dati Istat disponibili rivelano che in Liguria 1.495 bambini lasciano il proprio nucleo familiare per entrare in istituto, non a causa di un disagio economico o legato a malattie e disabilità ma per incapacità genitoriale delle famiglie. Per far fronte a questa emergenza, abbiamo deciso di avviare una campagna di sensibilizzazione per prevenire questi fenomeni e intercettare il disagio prima che si trasformi in abuso, utilizzando sia le risorse disponibili nei capitoli di bilancio sia le risorse messe in campo dal nuovo bando europeo Dafne, in scadenza a giugno, destinato a finanziare azioni volte a prevenire la violenza su donne, giovani e bambini».

In un primo tempo l’informazione sembrava affermare che ogni anno vengono affidati quasi 1.500 bambini mentre la Regione ha precisato che il numero è complessivo e non annuale.

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Oltre 100 'trivelle fuorilegge' e prive di controlli: il dossier shock di Greenpeace

Scritto da Francesca Mancuso


Oltre 100 piattaforme petrolifere dei nostri mari sono prive di monitoraggio. Di esse non si ha alcuna stima o controllo. A lanciare l'allarme è stata Greenpeace.
L'associazione, lo scorso settembre, aveva richiesto al Ministero dell'ambiente i piani di monitoraggio delle piattaforme che operano nei mari italiani che secondo dati del Ministero dello Sviluppo Economico sono 135. Ma Greenpeace ha ricevuto solo i piani di monitoraggio di 34 piattaforme, di proprietà Eni.
Così ha richiesto informazioni sulle altre 100 piattaforme e sulle strutture assimilabili, non ricevendo però alcun dato relativo ad esse.
“Il Ministero aveva deciso deliberatamente di limitare l'accesso agli atti o il problema era l’assenza di monitoraggi?” si è chiesta l'associazione.
Il mistero, se così possiamo definirlo, è stato presto svelato ed è stata proprio Eni a fare chiarezza con una nota alle agenzie di stampa:
“Relativamente alle ‘100 piattaforme mancanti’, per le quali secondo Greenpeace non sarebbero stati forniti i piani di monitoraggio, Eni spiega che quelle di propria pertinenza, non emettono scarichi a mare, né effettuano re-iniezione di acque di produzione in giacimento, pertanto non ci sono piani di monitoraggio prescritti e nessun dato da fornire”.
Piattaforme prive di controlli perché, a detta di Eni, non prevedono scarichi in mare. Ma davvero in questi casi non serve alcun monitoraggio?
Spiega Greenpeace che le piattaforme offshore siano state escluse dalla categoria di “impianti a rischio di incidente rilevante” in virtù di un recepimento della direttiva 2012/18/UE ritenuto aberrante. Di fatto, la legge esclude che tali strutture possano subire danni di ogni tipo, dal guasto al collasso ma anche incendi e perdite.

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Cantoniere e sagrestano: nel Cuneese l’uomo che tiene in vita un borgo

A Upega ora vuole promuovere la cucina delle Alpi


Briga Alta (CN)
Fa pensare all’«ultimo dei Mohicani». Tenace presidio del «suo» territorio. Per mantenere viva quella manciata di case di pietra dove lui è arrivato all’inizio degli Anni ’70, si è innamorato, sposato e ha deciso di restare. Grazie a Mario Zintilini, 65 anni, cantoniere della Provincia in pensione, la piccola Upega non è morta. Lui è presidente della Pro loco, tuttofare, sagrestano e, quando ce n’è stato bisogno, ha accettato di fare il sindaco del paese.

Un paese particolare: Briga Alta. Nato dopo il trattato del 1947 che l’ha diviso da Briga Marittima (francese), è il Comune più a Sud del Piemonte. Non è un unico centro, ma l’insieme delle frazioni Piaggia (dove si trova il municipio), Carnino e Upega.

Per raggiungere in auto Piaggia dalle altre due borgate bisogna attraversare per vari km il territorio ligure. Oggi l’intera Briga Alta ha 38 residenti e la più bassa densità in Italia: 0,7 abitanti per km quadrato. A 56 km da Ceva, se la neve non costringe a lunghe deviazioni.

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venerdì 1 aprile 2016

Meteo a 7 giorni: correnti nord africane, poi possibile MALTEMPO

Situazione quasi immutata in Italia fino alla metà della prossima settimana, poi sarà possibile un cambiamento di configurazione che potrebbe portare instabilità e maltempo. 

 

La fase primaverile "dolce" che sta interessando l'Italia da alcuni giorni, continuerà almeno fino alla metà della settimana prossima.
Dopo il fallimento dell'entrata frontale che sta avvenendo in queste ore, un nuovo scambio termico nord-sud potrebbe divenire realtà all'inizio della settimana prossima sul nostro Paese. 
Le probabilità che ciò avvenga sono molto alte. L'aria più fredda prediligerà ancora i settori occidentali dell'Europa, mentre l'Italia e il bacino centro-orientale del Mediterraneo saranno interessati dalla risposta calda conseguente (prima figura proposta).
Con una situazione del genere, le uniche piogge che cadranno in Italia riguarderanno il settore nord-occidentale e la Sardegna; altrove il tempo resterà stabile e molto mite con temperature di molto superiori alle medie.


Le correnti nord africane domineranno la scena meteorologica italiana almeno fino alla giornata di mercoledì 6 aprile. Successivamente, il quadro termobarico dovrebbe cambiare a favore di una situazione maggiormente instabile e fresca, che si manifesterà a partire da giovedì 7 aprile. 
Il quadro previsionale per la giornata in parola ci mostra una mappatura precipitativa a macchia di leopardo, con i fenomeni più consistenti nelle zone interne peninsulari, su alcuni settori del nord, sulle estreme regioni meridionali e sulla Sicilia.
Si tratterà di precipitazioni a prevalente carattere di rovescio. Sulle Alpi e sulle cime dell'Appennino potrebbero comparire nuove nevicate.
Le temperature risentiranno ovviamente di questo "trambusto" e si riporteranno attorno alle medie del periodo, se non lievemente al di sotto.

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Luce e gas, bollette in calo da aprile: 67 euro di risparmio solo per le famiglie a maggior tutela


L’Autorità per l’Energia ha deciso un taglio del 5% e del 9,8% sulle bollette della luce e del gas. Le riduzioni sono dovute al calo eccezionale della componente "materia prima". Per le associazioni dei consumatori "è la dimostrazione che i prezzi di riferimento del mercato tutelato funzionano e che la sua abolizione, prevista nel ddl concorrenza per il primo gennaio 2018, è solo un regalo alle compagnie"

Dal primo aprile scattano sostanziosi ribassi per le bollette di elettricità e gas dei consumatori a maggior tutela, ossia quelli che non si sono ancora affidati al libero mercato. A deciderlo è stata l’Autorità per l’energia nell’aggiornamento delle condizioni economiche per il secondo trimestre 2016. In particolare, per la famiglia-tipo la bolletta della luce registrerà un calo del 5%, mentre per quella gas la diminuzione sarà ancor più consistente, con un -9,8% (solo in parte attesa per la stagionalità estiva). Ritocchi che consentiranno risparmi complessivi nei 12 mesi dell’anno scorrevole (il trimestre in questione e i tre precedenti a cavallo tra il 2015 e il 2016) di 67 euro.

Quanto risparmia una famiglia-tipo – Per l’elettricità, dal primo luglio 2015 al 30 giugno 2016 – la spesa sarà di circa 502 euro all’anno, con un calo dell’1,6%, corrispondente a un risparmio di circa 8 euro. Per il gas, invece, si sborseranno circa 1.076 euro, con una riduzione del 5,2%, pari a un risparmio di circa 59 euro.

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