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domenica 13 novembre 2016

È morto Enzo Maiorca: addio al 'signore degli abissi' che rivoluzionò i record dell'apnea

Aveva 85 anni, nella sua carriera batte il record di -45 metri per portarlo lui stesso 30 anni dopo a -101. Leggendaria la rivalità con Jacques Mayol


ROMA - Mondo dello sport in lutto. È morto a Siracusa, sua città natale, Enzo Maiorca, ''signore degli abissi'', uno dei maggiori apneisti italiani, più volte detentore del record di immersione in apnea. Aveva 85 anni. La camera ardente è stata allestita nel salone "Paolo Borsellino" di Palazzo Vermexio. I funerali probabilmente martedì.

Così il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. "All'alba di oggi, in una di quelle giornate di sole in cui il mare del porto grande a Siracusa sembra immobile, ci ha lasciato un nostro grande concittadino. Grazie Enzo Maiorca, buon viaggio".


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Nuova Zelanda, allerta tsunami: evacuato centro della Capitale. Onde a est

Scossa di magnitudo 7.8 non distante da Christchurch, dove nel 2011 si contarono 185 morti per un sisma

Uno tsunami è stato segnalato dalle autorità della Nuova Zelanda dopo il potente terremoto di magnitudo 7.8. Le autorità annunciano che sono state segnalate le prime onde sulla costa orientale. Secondo la protezione civile neozelandese le prime onde "potrebbero non essere le più alte. Ma ne seguiranno tante nelle prossime ore". Migliaia di persone sono state evacuate dal centro della capitale, Wellington, e da tutte le aree di costa bassa nella parte est della South Island.

La forte scossa è stata avvertita in tutta la Nuova Zelanda. Un'allerta tsunami è stata diramata dalla protezione civile neozelandese per tutta la costa orientale della South Island. "Chiunque si trovi in quella zona, si sposti immediatamente verso l'interno", scrive la protezione civile sul suo account Twitter precisando di avere problemi sul sito e quindi che continuerà a fornire informazioni sui social media. In un primo momento, l'allerta tsunami era stata esclusa.

La scossa è di magnitudo 8.1 secondo i calcoli dell'Ingv, 7.9 secondo le reti giapponesi, ben più forte di quanto segnalato inizialmente a 7.4. Sentito dalle reti sismiche di tutto il mondo, è localizzato nella South Island della Nuova Zelanda. L'epicentro è in terra, ma data la grandezza della faglia attivata il terremoto ha dislocato il fondale oceanico con la generazione di uno tsunami.

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venerdì 11 novembre 2016

Juncker: «Trump non conosce il mondo Con lui perderemo due anni»

«Con Trump perderemo due anni: il tempo che faccia il giro del mondo che non conosce»: lo ha detto il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker rispondendo alle domande dei ragazzi alla Corte di Giustizia Ue a Lussemburgo.

«Gli americani in generale non hanno attenzione verso l’Europa», ha detto Juncker secondo quanto riporta il giornale lussemburghese Le Quotidien.

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De Niro: "Trump? Ora dovrò trasferirmi in Molise"

 

 

Comparsi nuovi vulcanelli di fango nelle Marche

Dopo la forte scossa del 30 ottobre - VIDEO

Nuovi vulcanelli di fango sono stati rilevati nella provincia di Fermo in seguito al terremoto di magnitudo 6,5 dello scorso 30 ottobre: la scossa avrebbe indotto anche nuove emissioni di fango da altri vulcanelli già noti nella zona. I geologi del Gruppo Emergeo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) si sono attivati per effettuare indagini preliminari di questo fenomeno che rappresenta uno degli effetti secondari dei terremoti.

I vulcanelli di fango sono strutture geologiche che si formano in seguito alla fuoruscita di materiale argilloso sulla superficie terrestre, generalmente in contesti tettonici compressivi. Questo fenomeno è molto diffuso in varie parti della mondo e anche in Italia, lungo tutto l'Appennino, con manifestazioni più spettacolari in Emilia Romagna e in Sicilia. 

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Il muro di Trump, Sky TG24 al confine tra Usa e Messico

Video

Il Papa a Repubblica: "Abbattere i muri che dividono, bisogna costruire ponti"

Parla Melania Trump: da mio marito parole inaccettabili

 

 

giovedì 10 novembre 2016

Secondo alcuni geologi il terremoto si sta spostando verso Nord, ecco il motivo…

Il terremoto secondo i geologi si sta spostando verso Nord e non è prevedibile cosa potrebbe accadere in caso di nuove scosse, anche superiori alla magnitudo 5.9 che ha colpito le Marche e la magnitudo 6.9 della scossa delle 7:40, perché si è attivata una faglia, ma ce ne sono altre “silenziose”.

Questo allerta è stato lanciato da esperti e geologi. “C’è la possibilità di avere aftershocks. Non sorprendiamoci se ci saranno altri episodi di magnitudo 4 o 5”, spiega il sismologo dell’Istituto nazionale di Goegisica e Vulcanologo, Alfredo Amato. “Tutto l’Appennino centrale è un’area sottoposta a una stiramento crostale continuo che si può misurare. Quest’aerea va dall’Adriatico al Tirreno e si stira a una velocità di 5 millimetri l’anno, ciò significa che ogni 100 anni ci sono 50 centimetri di deformazione. Le faglie sono ferme a che resistono a questo stiramento e poi si muovono a seconda del ciclo”.

Più le fratture sono estese, più la magnitudo è potete. “Il fatto che quella deformazione venga rilasciata a pezzi, con fratture non lunghe, è una fortuna. Vuol dire che si rompe un po’ alla volta. In genere sui 15-25 chilometri. Per fare un paragone, il terremoto in Irpinia avvenne per una faglia di 50 Km”.

“In tutte le aree interessate dalla scossa la magnitudo massima potrebbe arrivare tra 6 e 6,5. Mentre in Abruzzo si può arrivare fino a 7. Sempre che si rompa solamente una faglia. Ci sono molte variabili in gioco, come la frequenza, la profondità e molto altro”, dice sempre Amato.

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ULTIMISSIME dal modello americano: nuove piogge all'orizzonte, in attesa del "botto" di fine mese?

Molto spazio alla dinamicità a poco all'alta pressione. Il finale è mozzafiato!

 
Il Mediterraneo e l'Italia continueranno ad essere sede di fenomeni meteorologici più o meno intensi. Un mese di novembre molto diverso rispetto allo scorso anno, quando la staticità e il sopra media termico erano gli unici protagonisti della scena meteorologica italica ed europea.

Il nuovo run del modello americano serve su un piatto d'argento un nuovo peggioramento del tempo sull'Italia, che dovrebbe intervenire tra lunedì 14 e martedì 15 novembre (prima mappa).


Fenomeni in risalita dal centro verso le regioni settentrionali, con tanto di nuove nevicate sulle Alpi a quote non elevate per la stagione.

Gettando uno sguardo oltre e arrivando a giovedì 17 novembre, si nota un'ingerenza anticiclonica assai ridotta sulle nostre regioni, limitata al massimo alle zone del nord.
Il centro, il meridione e le Isole potrebbero restare inglobate da una circolazione di bassa pressione, con il rinnovo di piogge e rovesci anche se in un contesto termico piuttosto mite (seconda mappa).

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E' stato confermato il GUASTO tra domenica 13 e lunedì 14 novembre?

 

Linea di tendenza per il NORD e il CENTRO: tempo dinamico e "divertente"...

 

 

 

Decine di migliaia di persone in piazza contro Donald Trump: "Non è il mio Presidente"

Le manifestazioni più imponenti a New York e a Chicago
 
Dopo lo shock la reazione.Migliaia di persone sono scese in piazza in tutti gli Stati Uniti per protestare contro l'elezione di Donald Trump. "Non è il mio presidente", si legge sui cartelli dei manifestanti. Le manifestazioni piu' imponenti a New York e Chicago.
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mercoledì 9 novembre 2016

Almeno 5 morti in incidente tram Londra

Oltre 50 i feriti, una ventina gravi a Croydon

E' di almeno 5 morti il bilancio dell'incidente in cui e' rimasto coinvolto oggi un tram a due vagoni deragliato e rovesciatosi alla periferia sud di Londra, secondo i dati ufficiali riferiti dalla polizia britannica. I feriti sono una cinquantina, circa venti dei quali in gravi condizioni. 

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L'America ha scelto: Donald Trump è il 45° presidente Usa. Ma i democratici non concedono la vittoria: "Non è ancora finita"


DONALD Trump sarà il 45esimo presidente degli Stati Uniti. Dopo Barack Obama, sarà lui il nuovo inquilino della Casa Bianca, guida della superpotenza. Hillary Clinton non parlerà stanotte. "Andate a casa, non avremo niente da dire stasera" ha detto John Podesta, il manager della sua campagna.


Dopo poche macchie blu apparse sui contorni della mappa americana, già dalle prime ore dello spoglio elettorale, tutto si è colorato di rosso repubblicano. Stato dopo Stato, un pezzo dopo l'altro. "È una notte meravigliosa. È una notte fantastica per l'America. È una notte grandiosa per tutta la gente del mondo", ha detto Curtis Ellis, alto consigliere di Trump quando già era chiara la vittoria e le persone iniziavano a defluire dalle piazze. Dopo aver assistito a un'estenuante campagna elettorale piena di veleni, polemiche e colpi bassi, circa 220 milioni di aventi diritto sono stati chiamati prima a scegliere, poi aspettare il nome del 45esimo presidente degli Stati Uniti.

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Elezioni Usa 2016, dati LIVE: Donald Trump eletto presidente, staff Clinton a fan: 'Andate a casa'. I mercati vanno giù

Trump vince le elezioni Usa: il "Cigno nero" sorprende i mercati, Borse in picchiata

Donald Trump, la storia per immagini

Donald Trump presidente degli Stati Uniti, la profezia di Michael Moore a luglio: “Ecco perché questo sociopatico vincerà”

 

martedì 8 novembre 2016

Terremoto, Doglioni (Ingv), la sequenza durerà a lungo

Servono più fondi per la ricerca

La sequenza sismica che si è attivata in Italia centrale il 24 agosto scorso potrebbe "durare a lungo" e "non si possono escludere nuovi eventi importanti. Abbassare la guardia può essere pericoloso". Lo ha detto oggi a Roma il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni, in un incontro organizzato dalla Stampa estera. Come sia impossibile fare previsioni sui terremoti lo dimostra la storia sismica di quella zona, dove nel 1703 sono avvenuti due terremoti importanti, seguiti da un altro evento a distanza di due anni.

Più fondi per la ricerca
La ricerca italiana su terremoti e vulcani ha bisogno di fondi: "non ci sono soldi sufficienti per finanziare le attività scientifiche", ha detto ancora Doglioni. "L'esplorazione spaziale costa miliardi, mentre l'Ingv non ha finanziamenti per vivere", ha aggiunto riferendosi al fondo di 50 milioni l'anno destinato all'ente. "Quest'anno siamo in serissima difficoltà, al punto che non sappiamo come fare il bilancio. Riusciamo a pagare gli stipendi e a curare la manutenzione degli strumenti. Vorremmo - ha proseguito - quell'extra che ci servirebbe per fare più ricerca, invece non riusciamo ad arrivare a fine anno".


Dove è più probabile che avvengano forti terremoti
Prevedere i terremoti resta un'impresa impossibile, ma si può dire dove - non quando - è più probabile che possa avvenire un sisma con una certa magnitudo, ha rilevato Doglioni.  Alla luce di queste conoscenze, ha aggiunto, potrebbero essere integrate le attuali mappa della pericolosità sismica, che contiene i dati che definiscono quanto il territorio in cui viviamo sia soggetto agli effetti dei terremoti. "Auspico - ha detto - che in futuro si possa aggiungere a questa carta anche le conoscenze relative alla stima della magnitudo", con l'indicazione delle aree in cui è più probabile che si verifichino i terremoti maggiori.

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lunedì 7 novembre 2016

Trovati 100 cadaveri decapitati in una fossa comune nella zona strappata all’Isis

La scoperta all’Istituto di Agricoltura di Hammam al-Alil, 20 chilometri a sud di Mosul
 
Circa 100 cadaveri decapitati sono stati trovati dalle forze governative irachene in una fossa comune nella città di Hammam al-Alil, 20 chilometri a sud di Mosul, strappata nei giorni scorsi al controllo dell’Isis.

La cellula per l’informazione sulla guerra dell’esercito ha precisato che i corpi sono stati scoperti in una fossa scavata nel campus dell’istituto di Agricoltura della città. Indagini sono in corso per identificare gli uccisi, probabilmente vittime di una esecuzione di massa.

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Scoppia la “guerra dei biscotti” tra Ferrero e Barilla. La nostra campagna contro l’invasione dell’olio di palma all’origine dello “scontro”

La “guerra dei biscotti” ha preso il via il 27 ottobre 2016 a Milano all’hotel Westin Palace durante l’incontro sull’olio di palma organizzato dalla Ferrero. Il motivo dello scontro è la decisione presa da Barilla di stampare sulle confezioni dei biscotti la frase “senza olio di palma” e di avere promosso una campagna pubblicitaria per fare sapere ai consumatori che i prodotti non contengono più l’olio tropicale (quello, per intenderci, accusato di contenere sostanze cancerogene e responsabile della deforestazione e degli incendi e in Malesia e Indonesia).
La diatriba tra i due giganti dell’alimentare italiano trae origine dalla campagna promossa due anni fa da Il Fatto Alimentare e Gift (Great Italian Food Trade), contro l’invasione dell’olio di palma che allora era presente nel 90% dei prodotti da forno. La nostra intenzione era convincere i principali marchi del settore come: Barilla, Colussi, Galbusera, Pavesi e le catene di supermercati come Esselunga, Carrefour, Coop… a cambiare le ricette. L’operazione è riuscita grazie alla petizione su Change.org che ha raccolto 176 mila firme e un lavoro di informazione supportato da oltre 150 articoli sul nostro sito, arricchiti da interviste e relazioni di specialisti e dagli studi delle agenzie per la sicurezza alimentare europee e dell’Istituto Superiore di Sanità. Alla fine le grandi aziende si sono allineate, tranne Ferrero che all’incontro di Milano ha rigettato tutte le accuse contro l’olio di palma. L’azienda, supportata da un gruppo di esperti, ha reagito contro il “complotto” che ignoti hanno organizzato a suo danno con una campagna pubblicitaria e mediatica a favore dell’olio tropicale.

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domenica 6 novembre 2016

Maltempo, due morti a Ladispoli. A Firenze preoccupa la piena dell’Arno

Due persone sarebbero rimaste uccise per l’ondata di maltempo a Ladispoli, a nord del litorale romano. Uno sarebbe rimasto ucciso dal crollo di un cornicione. Lo si apprende da fonti della Protezione civile. Secondo quanto riferito da testimoni, al centro di Ladispoli ci sono alberi e cartelli caduti per quella che è stata una vera e propria tromba d’aria. Anche le auto sono state danneggiate dal fortissimo vento.

Violento temporale su Roma
E un violento temporale si è abbattuto anche su Roma, dove da questo pomeriggio è scattato l’allerta meteo per 12-18 ore. Numerose le strade allagate dal nubifragio, una vera e propria bomba d’acqua durata una decina di minuti. In particolare, l’allerta meteo prevede criticità idrogeologica per temporali codice arancione su Appennino di Rieti, Aniene e Bacino del Liri; criticità idrogeologica per temporali codice giallo su Bacini Costieri Nord, Bacino Medio Tevere, Roma e Bacini Costieri Sud.

Uno dei primi video della tromba d’aria a Ladispoli (Dal canale Youtube di Watch Life)

Preoccupa la piena dell’Arno
È stato attivato il Servizio di controllo della piena dell’Arno della Regione Toscana, presso la Sala della Protezione civile dell’Olmatello: una sala di monitoraggio dell’andamento del fiume, da cui gli ufficiali idraulici controllano costantemente le due sponde dell’Arno, in continuo collegamento con la Protezione civile, pronti a intervenire se dovesse accadere qualcosa di anomalo.
A Firenze l’Arno ha superato la prima soglia (3 metri) all’altezza degli Uffizi, dove alle 15.30 ha raggiunto quasi 4 metri (3.96). È stata invece superata la seconda soglia (5.50) alla Nave a Rosano, dove da un’ora l’altezza dell’acqua ha raggiunto 5.65 metri.


 

L’Italia che riparte dalle sue rovine

La Stampa di oggi dedicata a persone e posti stravolti dal terremoto

Città, paesi e frazioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria: i loro nomi sono il tessuto che compone idealmente la bandiera dell’Italia ferita dai terremoti del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre

«Alle 7,40 di una settimana fa una nuova scossa di terremoto, la più forte degli ultimi 35 anni, modificava per sempre la geografia fisica e umana di un territorio che vi raccontiamo, tra macerie e voglia di riscatto».

La Stampa oggi in edicola ha una copertina speciale, una fake cover dedicata all’Italia ferita, che dalle macerie trova la forze di ripartire. È un elenco sterminato quello di città e paesi di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, colpiti dai terremoti del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre. Messi in fila quei nomi, alcuni già famosi e meta di turismo, altri conosciuti proprio a causa del sima, altri ancora di cui nessuno ha sentito nemmeno parlare, costituiscono la trama di un tessuto ideale per il tricolore che illustra questa prima pagina.

A dar voce alle tante storie di sofferenza, perdita e desiderio di ripartire, un inviato di guerra e uno scrittore. Domenico Quirico ha incontrato le persone di queste terre sconquassate: «La bella Italia e la bestia natura. Ecco un gioiello schiacciato una settimana fa da una scarpa elementare e massiccia, la terra stessa la montagna massacrata dalla furia del sisma. Come in molti altri luoghi tragici che ho attraversato l’uomo è diventato silenzio, e solo le rovine parlano. Pareva che tutto il mondo si stesse mutando». Antonio Scurati individua nella solidarietà popolare il fondamento di una rinascita nazionale: «La solidarietà non verticale, non quella di chi ha tanto a chi ha perso tutto, non tra privilegiati e sciagurati ma tra eguali, ugualmente minacciati nelle cose prime, ugualmente appassionati alla cura di esse».

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Il Cdm approva il decreto con le misure per affrontare l’emergenza terremoto

 

Terremoto, Ingv: deformazioni in 130 kmq. Croce Rossa: “La vera emergenza sono i bambini”

 

Sotto il terremoto, l’amianto

 

Tutti i numeri del terremoto

 

 

 


sabato 5 novembre 2016

L’eritreo torturato per la croce al collo e morto a Cagliari per un incidente ha donato 5 suoi organi

Stava per ottenere il permesso per lasciare la casa di accoglienza. Trovato agonizzante in un piazzale alla periferia della città. Indagini sulla sua misteriosa morte


Cagliari
Andava sempre in giro con una croce appesa al collo e quando è arrivato in Libia, sperando di partire subito per l’Italia, gli spietati miliziani dell’Isis non gliel’hanno perdonato. L’hanno catturato, imprigionato e torturato: per tre anni Alizar Brhane è stato rinchiuso in un’affollatissima prigione e le cicatrici che portava sul corpo dimostravano quanto dolore avesse patito. Il 21 marzo scorso era arrivato in Sardegna e da qualche giorno aveva avuto la notizia che aspettava di più: il permesso per lasciare la casa di accoglienza di Cagliari era già stato firmato, ma ancora gli doveva essere consegnato. 

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Firenze, proteste contro Renzi e la Leopolda. Scontri con la polizia, ferito un agente

Violenti scontri sono scoppiati a Firenze tra polizia e manifestanti che protestavano contro Renzi, l’evento della Leopolda e il sì al referendum. In mattinata il questore di Firenze aveva negato il permesso a manifestare nei pressi dell’evento. A organizzare la protesta associazioni e movimenti vicini al fronte del no al referendum. Durante gli scontri un poliziotto è stato ferito a una gamba.

Cariche e fumogeni
Gli incidenti sono cominciati in via Cavour, pieno centro storico, quando la polizia ha caricato il corteo non autorizzato. Dopo essersi fronteggiati per pochi minuti con il cordone di agenti i manifestanti hanno acceso alcuni fumogeni e hanno iniziato a tirare petardi e molti ortaggi contro i poliziotti. La polizia attestata su via Cavour, ha reagito con una carica verso l’adiacente piazza San Marco dove si erano concentrati i partecipanti. I manifestanti - un migliaio, molti dei quali con il volto coperto - hanno lanciato bottiglie, bombe-carta, pietre e bastoni contro gli agenti. Rimossa anche una barriera fatta con oggetti ingombranti, mentre i manifestanti, ancora nella piazza stanno spostando alcune dei materiali di un vicino cantiere.

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Libia, liberati gli ostaggi italiani Danilo Calonego e Bruno Cacace

Con loro liberato anche il cittadino canadese rapito nella stessa circostanza.

Sono stati liberati i due tecnici italiani rapiti in Libia il 19 settembre. Salvo anche il canadese sequestrato assieme a loro. Bruno Cacace, 56enne residente a Borgo San Dalmazzo (Cuneo), e Danilo Calonego, 66enne della provincia di Belluno, due dipendenti della Con.I.Cos (Contratti Internazionali Costruzioni) di Mondovì, erano stati prelevati da una banda di uomini armati sulla strada dall’aeroporto di Ghat, dove erano in corso lavori di manutenzione, alla sede dell’aziende nel centro della Libia.

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venerdì 4 novembre 2016

Il Vaticano contro Radio Maria: «Sul terremoto parole offensive e scandalose»

Città del Vaticano - Il Vaticano condanna le affermazioni andate in onda su Radio Maria riguardo al terremoto come «castigo divino» dopo le unioni civili . «Sono affermazioni offensive per i credenti e scandalose per chi non crede», deplora mons. Angelo Becciu, sostituto alla Segreteria di Stato, interpellato dall’Ansa.

Becciu ha spiegato che si tratta di affermazioni «datate al periodo precristiano e non rispondono alla teologia della Chiesa perché contrarie alla visione di Dio offertaci da Cristo». «I terremotati ci perdonino, a loro solidarietà del Papa».

«Cristo - ha aggiunto mons. Becciu - ci ha rivelato il volto di Dio amore non di un Dio capriccioso e vendicativo. Questa - spiega - è una visione pagana, non cristiana». «Chi evoca il castigo divino ai microfoni di Radio Maria - afferma ancora mons. Becciu - offende lo stesso nome della Madonna che dai credenti è vista come la Madre misericordiosa che si china sui figli piangenti e terge le loro lacrime soprattutto in momenti terribili come quelli del terremoto».

«Radio Maria - aggiunge il prelato, tra i più stretti collaboratori del Papa - deve correggere i toni del suo linguaggio e conformarsi di più al Vangelo e al messaggio della misericordia e della solidarietà propugnato con passione da papa Francesco specie nell’anno giubilare. Non possiamo non chiedere perdono ai nostri fratelli colpiti dalla tragedia del terremoto per essere stati additati come vittime dell’ira di Dio. Sappiano invece che hanno la simpatia, la solidarietà e il sostegno del Papa, della Chiesa, di chi ha un briciolo di cuore».

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 “Il terremoto un castigo divino” Radio Maria si scusa e sospende padre Cavalcoli (Ascolta l’audio)

ULTIMISSIME del modello americano: ecco un po' di NEVE a bassa quota al nord...

Tra mercoledì e giovedì il modello americano contempla la possibilità di una spruzzata di neve al nord (forse anche in pianura). 

 

 Eccola! Stiamo parlando della NEVE (poca), che il modello americano seguita a vedere su alcune zone del nord tra la sera di mercoledì 9 e la mattinata i giovedì 10 novembre.

Si tratterà solo di una spruzzata, che tra giovedì 10 e venerdì 11 novembre potrebbe interessare anche i rilievi di Marche e Abruzzo a quote decisamente interessanti per il periodo.
Gli appassionati dei bianchi fiocchi (che non sono pochi) non ci mettano su il cuore; sebbene il fenomeno sia contemplato dalle ultime due corse ufficiali del modello americano, le possibilità di realizzo non sono molto elevate.

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Dove farà più freddo la prossima settimana in Italia? Ecco le città che batteranno maggiormente i denti: Link


Meteo a 15 giorni: il GRANDE FREDDO cova in Siberia...

 

Cinque anni fa la TRAGICA alluvione di Genova: video shock!


 

giovedì 3 novembre 2016

PIOGGE di sabato 5 novembre: ecco le ultimissime mappe!

Correnti in quota da sud ovest; non compaiono al momento minimi al suolo, dunque alcune zone potrebbero restare sottovento, cioè senza piogge.

 

Il Piemonte nord-occidentale, tra Canavese, Biellese ed Ossola, sino al Canton Ticino, potrebbe ricevere poche precipitazioni da un flusso di correnti disposto da WSW, con il flusso dell'aria umida confinato soprattutto tra Liguria, Alessandrino e in grado poi di aprirsi a ventaglio su Milanese, Comasco, Bergamasca e settore centro orientale della Lombardia.
Le precipitazioni potrebbero coinvolgere anche la Sardegna settentrionale ed occidentale e gran parte del versante tirrenico del centro, mentre il versante adriatico dell'Appennino resterà sottovento, in un contesto mite, caratterizzato da nuvolosità variabile, accompagnata solo da brevi piovaschi.

Sino alle 12 di sabato le piogge riusciranno ad estendersi sulla pianura veneta, il basso Trentino e le Prealpi Venete, resterà asciutto su Alto Adige e Friuli, sul basso Lazio e soprattutto l'Abruzzo.
Intense invece le precipitazioni attese sulla Liguria con rischio di nubifragi sulla costa, così come in Toscana e forse sull'Umbria occidentale.


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METEO ITALIA. Maltempo nel WEEKEND, piogge e TEMPORALI in arrivo. Ecco dove.

 

ALLERTA protezione civile per SABATO 5 NOVEMBRE

 

METEO ALPI. Riecco la NEVE nel WEEKEND, poi anche il FREDDO

 

Meteo a 7 giorni: in arrivo PIOGGE AUTUNNALI su molte regioni

 

 

 

 


Dentro Mosul, tra la gente che abbraccia i soldati iracheni: "L’Isis all’inferno"

Con i militari che avanzano da Est nella capitale del Califfato, ma si combatte ancora


MOSUL. Al risveglio, con la luce del sole, anche l'incubo dell'Isis smette di far paura. Incredula, scossa, affannata, la gente di Mosul si affretta verso le Humvee blindate della Golden Division irachena e dà solo uno sguardo distratto agli uomini che ieri temeva. I corpi di due jihadisti in mimetica e scarponi giacciono abbandonati nel fango. Gli orchi che minacciavano e tormentavano adesso sono solo miseri resti, più che rabbia ispirano pietà. "Uno di loro l'ho ucciso io", racconta Abbas, soldato delle truppe scelte: "Sono stato fortunato, perché mi aveva scambiato per uno di loro. Temevo avesse una cintura esplosiva, ma non era così, Dio mi ha protetto". Gli integralisti uccisi in quest'area, dice il maggiore Zia Thamer, sono 27. Molti di loro erano foreign fighters: dieci azeri, parecchi "cinesi", o comunque dai tratti asiatici.

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Terremoto, nuova forte scossa nella notte: magnitudo 4.8 in provincia di Macerata

Mattarella: 'Impegno fino alla fine, Norcia tornerà come prima'

Si è verificata all'1:35 con magnitudo 4.8 ed epicentro in provincia di Macerata la nuova forte scossa di terremoto avvenuta questa notte, avvertita fino a Roma.
Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la scossa ha avuto ipocentro a soli 8,4 km di profondità.
L'epicentro è stato localizzato a 2 km di distanza da Pieve Torina; 11-12 km da Visso, Ussita e Camerino; 17 da Preci (Perugia). Gli altri comuni maceratesi in prossimità all'epicentro sono Fiordimonte (3 km), Pievebovigliana (5 km), Monte Cavallo e Muccia (6 km), Fiastra e Serravalle di Chienti (9 km) e Acquacanina (10 km).

Al momento non ci sono segnalazioni di nuovi crolli o particolari situazioni d'emergenza, secondo quanto riferisce la Sala operativa della Protezione civile delle Marche.

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Il geologo: “L’Italia si sta aprendo in due, i terremoti continueranno. Ecco cosa possiamo fare…

mercoledì 2 novembre 2016

Genova: quattro morti in un appartamento a Cornigliano, sul posto indaga la polizia

Genova - Strage in famiglia a Cornigliano: un poliziotto ha ucciso la moglie, le due figlie e poi si è tolto la vita.

I corpi sono stati trovati all’alba nell’appartamento in cui viveva la famiglia in piazza Mario Conti. La polizia, intervenuta sul posto, indaga sull’omicidio-suicidio.
L’agente si chiamava Mauro Agrosi, aveva 49 anni e faceva parte del reparto mobile della polizia.

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Terremoto, 22mila gli assistiti. Renzi: 'Ci vorrà tempo ma ce la faremo'. Atteso Mattarella

Martedì mattina nuova scossa di magnitudo 4.8

Sono oltre 22mila le persone assistite dal Servizio nazionale della Protezione Civile in seguito alle scosse di terremoto che hanno colpito il territorio dell'Italia centrale il 24 agosto, il 26 ottobre e il 30 ottobre. Lo riferisce il Dipartimento di Protezione civile. In particolare, sono quasi 15.400 le persone assistite nell'ambito del proprio comune: di queste, quasi 14mila in palazzetti, centri polivalenti e strutture allestite ad hoc, oltre 1.400 invece in strutture alberghiere o agriturismi sul territorio. Sono, poi, circa 6.700 le persone accolte presso le strutture alberghiere: seimila di queste sono alloggiate lungo la costa adriatica mentre poco meno di settecento sono quelle alloggiate nelle strutture ricettive individuate in Umbria. Infine, circa duecento persone fra Lazio, Marche e Umbria sono assistite in tenda.

Nella regione Marche sono circa 17.500 gli assistiti: circa 11.000 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, circa 70 in tenda, 900 in strutture ricettive sul territorio e oltre 5.500 negli alberghi della costa. Nella Regione Umbria sono oltre 3.300 gli assistiti: circa 2.400 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, circa 80 in tenda, poco meno di 200 in strutture ricettive sul territorio e circa 700 negli alberghi in altre località della regione.

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Terremoto, le prime immagini da satellite dei danni a Norcia

Il terremoto apre una frattura sul Colle dell'Infinito